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Centro per il Trasferimento Tecnologico

Si conclude il secondo anno del progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo

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Si sta concludendo la seconda annualità del progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo nell’ambito della valorizzazione dei risultati della ricerca. In particolare, l’attività riguardante la Linea 1 del progetto si è sviluppata in modo da interessare entrambi i lati del trasferimento tecnologico, ossia l’offerta di prodotti della ricerca e la domanda di innovazioni da parte delle imprese.

Per quanto riguarda l’offerta, si è proceduto alla mappatura delle attività di ricerca dei Dipartimenti di Unipa negli ultimi anni, con riferimento sia ai prodotti di ricerca già esitati e potenzialmente aperti a prospettive di valorizzazione nel mercato, sia i progetti in corso che si trovano in fasi prossime alla conclusione ed alla valorizzazione, secondo la scala TRL.

Le linee di ricerche ed i risultati sin qui conseguiti sono stati mappati e classificati per ambiti scientifico-tecnologici e raccordati/incrociati con i settori produttivi verso i quali gli stessi sono stati, o potrebbero essere, canalizzati. Attraverso un continuo contatto con le strutture dipartimentali, sono state sin qui acquisite 13 schede relative ad altrettanti prodotti di ricerca in diverso stadio di avanzamento. Per ciascuno dei 13 prodotti sono state effettuate altrettante valutazioni sull’opportunità di tutela e valorizzazione.

Dalle 13 schede ne sono state enucleate 12relative a prodotti riguardanti l’ambito scientifico-tecnologico delle Biotecnologie, e di Scienza della vita, ossia l’ambito che era stato individuato di specializzazione per l’Ateneo, anche in connessione con l’avvio del Centro di eccellenza CHABB, successivamente integrato con altre strutture di Ateneo per dar vita ad ATeN Center di Unipa

Per quanto riguarda la domanda di innovazioni, già alla fine della prima annualità si era proceduto ad estrarre dalla banca dati Bureau Van Dijck un set di 500 imprese – selezionate per settori Ateco, e per dimensioni (fatturato/dipendenti) – localizzate nel territorio regionale dal quale è stato poi estrapolato un sottoinsieme di 150 imprese accomunate dalla presenza nell’Attivo dei loro Stati Patrimoniali di “Immobilizzazioni Immateriali” (spese di R&S, Marchi, etc.) segnaletiche di un orientamento strategico verso le problematiche di innovazione.

A seguito di questo processo di selezione, in questo anno di attività del progetto, le imprese sono state formalmente invitate a instaurare una collaborazione con l’università. Tra queste diverse sono state oggetto di specifici incontri (audit tecnologici) che hanno avuto come obiettivo individuare i fabbisogni innovativi già definiti o soltanto latenti dell’impresa. Gli esiti degli audit sono stati riportati in altrettanti report. La domanda, espressa o potenziale, espressa dalle imprese è stata canalizzata verso i gruppi di ricerca competenti e di ciò si è dato conto in specifici report di matching.

Le biotecnologie in Italia: alcune considerazioni su dati dell’Ufficio Italiano Brevetti

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In questa newsletter proviamo a rappresentare, limitatamente all’indicatore del numero di domande di brevetti presentate, lo stato della produzione scientifica, destinata alla valorizzazione di mercato, nel campo delle biotecnologie. Per avere un quadro esauriente, abbiamo preso in considerazione i dati cumulativi relativi al periodo che va dal secondo semestre del 2008 a tutto il 2017.

 

Depositi delle domande nel settore biotecnologico

2008*

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Totale:

63

108

123

124

127

95

121

129

120

123

1133

* del 2008 è considerato solo il secondo semestre

 

Come si può notare, il numero dei brevetti è progressivamente aumentato negli anni (ad eccezione per l’anno 2013 dove si registra un calo di circa il 25% del numero dei depositi di domande)

La tabella che segue mostra la distribuzione delle domande di brevetto depositate in Italia negli ultimi 9 anni in diversi ambiti scientifici riconducibili alla biotecnologia.

 

Distribuzione delle domande biotech per settore tecnologico

(periodo di riferimento: Luglio 2008 - Dicembre 2017)

Classifica

N.Domande

% N.Domande

Preparazioni per uso medico

296

26,13%

Microorganismi, enzimi e relative preparazioni

212

18,71%

Processi di misurazione o test che utilizzano enzimi, acidi nucleici o microorganismi

140

12,36%

Analisi dei materiali per la determinazione delle proprietà chimiche o fisiche

138

12,18%

Apparati per enzimologia o microbiologia

131

11,56%

Peptidi

98

8,65%

Fermentazione o processi che utilizzano enzimi per la sintesi di determinati composti chimici o composizioni, o per la separazione di isomeri ottici da una miscela racemica

86

7,59%

Elaborazione dati da registri informatizzati UIBM

 

I dati mettono in evidenza i numeri assoluti, e le relative percentuali sul totale, dei brevetti biotech depositati in Italia tra luglio 2008 e dicembre 2017 suddivisi in base al settore tecnologico di riferimento. Per l’assegnazione del settore si è utilizzata la classificazione IPC (International Patent Classification) individuata nel Rapporto di Ricerca.

 

 

Nella Tabella che segue viene indicato il numero e la percentuale delle domande di brevetti suddivise per regione di localizzazione dei richiedenti. La maggior parte delle domande risulta depositata da aziende con sede in tre regioni italiane, il 30.5% in Lombardia e Piemonte ed il 15% nel Lazio. 

 

Regione

Ripartizione-Geografica

N.Domande

% N.Domande

Lombardia

Nord

217

19,15%

Lazio

Centro

176

15,53%

Piemonte

Nord

125

11,03%

Veneto

Nord

97

8,56%

Emilia-Romagna

Nord

92

8,12%

Toscana

Centro

73

6,44%

Estero

Estero

69

6,09%

Campania

Sud

62

5,47%

Liguria

Nord

34

3,00%

Friuli-Venezia Giulia

Nord

30

2,65%

Sicilia

Isole

27

2,38%

Puglia

Sud

24

2,12%

Abruzzo

Sud

23

2,03%

Marche

Centro

17

1,50%

Umbria

Centro

16

1,41%

Sardegna

Isole

14

1,24%

Calabria

Sud

13

1,15%

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Nord

11

0,97%

Basilicata

Sud

7

0,62%

Molise

Sud

6

0,53%

Elaborazione dati da registri informatizzati UIBM

Ripartizione Geografica ISTAT www.istat.it

 

La ripartizione geografica delle domande di brevetto biotech è stata elaborata sulla base della residenza del richiedente. Il 53% delle aziende che depositano in ambito biotech ha sede nel Nord Italia, il 25% nel Centro ed il 16% è distribuita tra Sud e Isole. Solo il 6% dei depositi negli ultimi 9 anni riguarda domande di brevetto depositate in Italia da richiedenti stranieri.

Il settore bio-tecnologico all’interno dell’Ateneo palermitano: analisi di alcuni dati derivanti dalle pubblicazioni

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La presente newsletter prende in considerazione le pubblicazioni effettuate da tutti i ricercatori, professori associati e professori ordinari presenti all’interno dell’Università di Palermo e che riguardano le biotecnologie (tema strettamente legato al progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo).

I dati presentati in questa newsletter sono desunti dal repertorio IRIS del nostro Ateneo, e riguardano il periodo 2015-2019. La ricerca è stata circoscritta alle pubblicazioni scientifiche registrate nella voce “biotecnologie”. La tabella che segue riporta la distribuzione nei gli anni delle 468 pubblicazioni sul tema.

 

Anno

N° Pubblicazioni

2015

160

2016

125

2017

84

2018

75

2019

24

 

Approfondendo i settori disciplinari di appartenenza degli autori degli articoli, la situazione è così rappresentata

Settore disciplinare

N° Pubblicazioni

BIO/06 - Anatomia Comparata e Citologia

43

MED/36 - Diagnostica Per immagini e radioterapia

36

MED/09 - Medicina Interna

26

BIO/19 - Microbiologia Generale

22

BIO/18 - Genetica

14

BIO/10 - Biochimica

12

BIO/11 - Biologia Molecolare

11

FIS/07 - Fisica Applicata (beni culturali, ambientali, Biol. e Medic)

11

MED/04 - Patologia Generale

10

MED/14 - Nefrologia

9

BIO/13 - Biologia Applicata

8

MED/05 - Patologia Clinica

7

MED/27 - Neurochirurgia

7

MED/42 - Igiene Generale ed applicata

7

CHIM/08 - Chimica Farmaceutica

6

MED/37 - Neuroradiologia

6

AGR/16 - Microbiologia Agraria

5

BIO/03 - Botanica Ambientale e applicata

5

BIO/09 - Fisiologia

5

BIO/14 - Farmacologia

5

FIS/01 - Fisica Sperimentale

5

MED/26 - Neurologia

5

CHIM/07 - Fondamenti Chimici delle tecnologie

4

CHIM/09 - Farmaceutico Tecnologico applicativo

4

ING-IND/22 - Scienza E Tecnologie dei materiali

4

MED/07 - Microbiologia E Microbiologia clinica

4

MED/11 - Malattie Dell'Apparato cardiovascolare

4

MED/17 - Malattie Infettive

4

MED/28 - Malattie Odontostomatologiche

4

CHIM/03 - Chimica Generale e inorganica

3

MED/18 - Chirurgia Generale

3

MED/22 - Chirurgia Vascolare

3

MED/33 - Malattie Apparato locomotore

3

AGR/02 - Agronomia E Coltivazioni erbacee

2

AGR/11 - Entomologia Generale e Applicata

2

AGR/12 - Patologia Vegetale

2

AGR/14 - Pedologia

2

AGR/15 - Scienze E Tecnologie alimentari

2

AGR/18 - Nutrizione E Alimentazione animale

2

BIO/02 - Botanica Sistematica

2

CHIM/06 - Chimica Organica

2

MED/06 - Oncologia Medica

2

MED/15 - Malattie Del Sangue

2

MED/23 - Chirurgia Cardiaca

2

Nota: altri settori disciplinari con una sola pubblicazione non sono stati inseriti nella tabella

Va riconosciuto che i dati sulle pubblicazioni testimoniano comunque l'esistenza di un buon grado di aggregazione nel dipartimento. Si nota che già il 35% di tutte le pubblicazioni sulle bio-tecnologie sono nei principali settori disciplinari della biologia e della medicina. Interessante risulta il ruolo svolto dal settore attinente alla Fisica applicata. Quest’ultimo settore è essenziale e sinergico con i settori precedentemente evidenziati soprattutto per le recenti pubblicazioni attinenti alla risposta cellulare in determinate condizione o alla capacità reattiva di alcuni composti all’interno dell’organismo umano.

Da questa prima ricognizione emerge l’importanza dei lavori pubblicati sul tema sia in termini di numero sia in termini di rilevanza delle riviste scientifiche all’interno delle quali parte di questi articoli sono stati pubblicati.

Bisogna tenere conto che in tutte le precedenti analisi non si distingue il tipo di prodotto (che varia da contributo in convegno a monografia o articolo) e il suo impatto nella comunità scientifica di riferimento, non è possibile ricavare da questi dati informazioni sulla qualità della ricerca.

Il trasferimento tecnologico attraverso gli spin-off e gli accordi di collaborazione con le imprese.

Ascolta

Il nostro Ateneo, al pari degli altri Atenei italiani, sviluppa in via prioritaria tre percorsi di valorizzazione della ricerca. Il primo, e prevalente, riguarda la tutela brevettuale. Il secondo riguarda la valorizzazione a mercato dei brevetti, sia mediante la cessione degli stessi, in una o più delle modalità giuridiche, il secondo si concretizza nella generazione di spin-off, il terzo infine riguarda la instaurazione di rapporti di collaborazione fra strutture dipartimentali ed imprese per la realizzazione di percorsi innovativi anche di natura incrementale, ma con impatti non banali sulla capacità competitive a di queste ultime.

 

La valorizzazione del portafoglio brevetti dell’Ateneo ha comportato la cessione di 11 brevetti e la creazione di 7 Spin-off grazie a brevetti depositati presso l’Ateneo di Palermo. Le imprese spin-off , costituite da (almeno) un professore/ricercatore universitario e/o da un dottorando/contrattista/studente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale su un tema specifico, possono essere considerate forme sperimentali e di prima fase di validazione, implementazione ed utilizzazione produttiva dei prodotti di ricerca.

 

Al 31 dicembre 2018, l’Ateneo di Palermo conta 29 imprese Spin-off di cui il 51,72% sono state create da professori appartenenti al dipartimento di Ingegneria (nello specifico il 24,14% da professori appartenenti all’ex DICAM; il 10,34% all’ex DICGIM; il 10,34% all’ex DIID e il 6,90% all’ex DEIM). Degno di nota è il fatto che 3 imprese Spin-off sono state create da professori appartenenti al Dipartimento di Architettura a dimostrazione della dinamicità ed eterogeneità dell’Ateneo Palermitano.

 

Nome

Struttura di riferimento

CyclopusCAD (ex MEDICAD ) S.r.l.

Dipartimento Fisica e Chimica

Biosurvey S.r.l.

Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM)

e.lab s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICAM)

Informamuse s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICGIM)

Mirc S.r.l.

Dipartimento di Biologia cellulare e dello sviluppo

Abiel S.r.l.

Biopatologia e Biotecnologie Mediche e   Forensi (DIBIMEF)

intelener srl

Dipartimento di Ingegneria (ex DICGIM)

APWonders s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICGIM)

SBSkin s.r.l.

Dipartimento di Architettura (DARCH)

PADesign S.r.l.

Dipartimento di Architettura (DARCH)

NeuroTeam S.r.l.

Dipartimento di Psicologia

New Digital Frontiers s.r.l.

Dipartimento Culture e Società

In.Sight s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DEIM)

WECONS s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICAM)

Qanat Engineering s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICAM)

Navhetec S.r.l.

Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche

Labor Artis CR Diagnostica S.r.l.

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF)

EngCosys s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DEIM)

U4Learn s.r.l.

Dipartimento di Fisica e Chimica

ResourSEAs s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DIID)

Dipartimento di Ingegneria (ex DICGIM)

Safety Environmental Engineering s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICAM)

GOforMed S.r.l

Dipartimento Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche (DICHIRONS)

V.I.S.I.ON S.r.l.

Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (DSEAS)

ELSE s.r.l.

Dipartimento di Ingegneria (ex DICAM)
Dipartimento di Ingegneria (ex DIID) -
Dipartimento di Ingegneria (ex DICGIM)

PerGen s.r.l.

Innovazione Industriale e Digitale (DIID) -
Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica

Design4 S.r.l.

Dipartimento di Architettura (DARCH)

MEADOW s.r.l.

Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM)

Sistelma s.r.l.

Dipartimento di energia, ingegneria dell'Informazione e modelli Matematici (DEIM)

AMED s.r.l.

Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali (DICAM)

 

 

 

Il terzo filone di attività, quello che prevede la ricerca della domanda di innovazione delle imprese ed il suo matching con la ricerca dei dipartimenti è questa appena avviata grazie al bando MISE-UTT di Palermo.

 

In questi anni si è proceduto alla mappatura dei progetti di ricerca sviluppati nei Dipartimenti di Unipa, facendo puntuale riferimento ai progetti finanziati con Fondi ministeriali, europei e regionali. Le linee di ricerche ed i risultati sin qui conseguiti sono stati mappati e classificati per ambiti scientifico-tecnologici e raccordati/incrociati con i settori produttivi verso i quali gli stessi sono stati, o potrebbero essere, canalizzati.

I contatti con i Dipartimenti di area scientifico-tecnologica, ma soprattutto l’incontro generale esteso a tutti i dipartimenti dell’Ateneo, hanno messo in evidenza i ritardi ancora diffusi in materia di orientamento della ricerca verso i percorsi di valorizzazione a mercato. Ciò ha confermato l’opportunità di iniziative finalizzate, alla diffusione della “cultura della valorizzazione” della ricerca; il che presuppone, fra l’altro, la conoscenza degli strumenti che Unipa mette a disposizione dei ricercatori per porre in atto le procedure di tutela della proprietà intellettuale, step questo fondamentale per la successiva azione di valorizzazione economica dei prodotti.

 

Per quanto riguarda la domanda di innovazioni, si è proceduto ad estrarre dalla banca dati Bureau Van Dijck un set di 500 imprese – selezionate per settori Ateco, e per dimensioni (fatturato/dipendenti) – localizzate nel territorio regionale dal quale è stato poi estrapolato un sottoinsieme di 150 imprese accomunate dalla presenza nell’Attivo dei loro Stati Patrimoniali di “Immobilizzazioni Immateriali” (spese di R&S, Marchi, etc.) segnaletiche di un orientamento strategico verso le problematiche di innovazione.

Tra il 2018 e il 2019 da questo set sono state individuate 40 imprese che sono state contattate per sondarne l’interesse allo sviluppo di rapporti di collaborazione, o per l’acquisizione di prodotti di ricerca già definiti e posti sotto tutela (brevetti). Nel primo anno di progetto, 20 imprese sono state oggetto di specifiche visite che hanno avuto un duplice obiettivo. Da un lato proporre i prodotti di ricerca già definiti ed inseriti nel portafoglio brevetti di Unipa e dall’altro sviluppare un audit tecnologico finalizzato ad individuare i fabbisogni innovativi già definiti o soltanto latenti dell’impresa. Nel primo semestre del 2019 sono state oggetto di specifiche visite 8 imprese e, rispetto al primo anno, sono stati organizzati 2 tavoli di trasferimento tecnologico fra gruppi di ricerca e le imprese che alla fine dell’audit richiedevano un supporto tecnico all’Ufficio Trasferimento Tecnologico.

 

Nel corso del secondo semestre del 2019 si cercherà di aumentare l’attività di trasferimento tecnologico attraverso la creazione di Tavoli Tecnici fra le imprese e i gruppi di ricerca presenti nel nostro Ateneo.

 

 

L’attività di tutela brevettuale dell’Ateneo di Palermo

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In questa nota vogliamo fare un primo check in ordine alle attività di valorizzazione dei prodotti di ricerca sviluppate all’interno dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico di Ateneo. Le attività in corso possono ricondursi a tre filoni. Il primo, e più consolidato, riguarda la tutela brevettuale degli output di ricerca, sia di primo livello (nazionale) che di secondo livello (internazionale). Il portafoglio brevetti dell’Ateneo forma il nucleo più qualificato della ricerca di Ateneo potenzialmente trasferibile alle imprese e, in generale, all’esterno. Il secondo filone è costituito dalla formazione di spin-off e start-up nelle quali alcuni prodotti di ricerca trovano l’opportunità di una inziale valorizzazione produttiva diretta. Il terzo filone riguarda l’attività di matching fra offerta dei prodotti di ricerca e la domanda di questi proveniente dalle imprese.

 

In questa nota ci si concentra sulla tutela attraverso i brevetti nazionali ed internazionali.

 

Il punto di partenza del processo di valorizzazione dei risultati della ricerca è l’invenzione, considerando che il brevetto non è un fine, ma un mezzo a disposizione degli UTT delle Università italiane e degli EPR per realizzare il TT.

Nel 2018 le domande di priorità depositate presso l’Università degli Studi di Palermo sono state 7 evidenziando un trend di crescita del processo di brevettazione sostanzialmente stabile rispetto alle registrazioni effettuate nel 2017 e nel 2016 (8 domande in totale). Se si osserva il dato nazionale si nota che nel 2016 il numero medio di domande di priorità presentate dalle università è di 6,3 richieste per UTT. Le possibili motivazioni che spiegano questa capacità dell’Ateneo di mantenersi al di sopra del dato medio nazionale si possono ricondurre in parte alla sensibilizzazione verso i temi propri della PI e al decreto sulle abilitazioni nazionali per i ruoli da professore che, in ambito scientifico-tecnologico, vengono valutati positivamente ai fini della carriera.

 

Con riferimento al numero di estensioni, nel 2018 si evidenziano 4 domande PCT presentate dall’UTT di Palermo, con un trend sostanzialmente stabile rispetto al risultato ottenuto nel 2016 (3 domande) e in netto miglioramento rispetto al dato del 2017 (1 domanda). In questo caso, il raffronto con il dato nazionale (facendo sempre riferimento ai dati del 2016) mostra un allineamento dell’Università di Palermo alla media di domande presentate da tutti gli UTT (2,9 domande PCT per UTT). Chiaramente l’aumento o la flessione nel deposito di domande dipende in larga misura in primis dalla capacità inventiva dei singoli ricercatori, ma anche dall’attività di scouting effettuata dagli UTT e dal budget a disposizione per poter procedere nelle pratiche previste dalla legge. Negli atenei di maggiori dimensione, o con una componente scientifico-tecnologica particolarmente elevata e un buon budget disponibile, i risultati in termini quantitativi di domande presentate tende a seguire un trend sostanzialmente positivo.

 

Alla fine del 2018, il numero di brevetti attivi (domande in attesa di concessione e brevetti concessi) di titolarità/co-titolarità dell’Università di Palermo è di 111 titoli (di cui 51 in ambito industriale, 25 in ramo biomedico, 18 in quello Farmaco-Chimico, 9 in campo chimico, 5 in ambito alimentare e 2 nel settore informatico) e di questi 75 risultano depositati e 30 hanno ottenuto l’estensione territoriale (PCT). Rispetto al dato del 2017 (104 brevetti attivi), si assiste ad un trend crescente pari al 6,7%.

Prosegue il progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo

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Il Ministero dello sviluppo economico ha cofinanziato per il secondo anno consecutivo il progetto di potenziamento delle attività di trasferimento tecnologico dell’Ateneo di Palermo, già avviato nel 2018. Il secondo anno di attività prevede l’attivazione di una posizione aggiuntiva di “Knowledge Transfer Manager (KTM) ” all’interno dell’UTT di Unipa.

Grazie a questo secondo step del progetto, è ripartita l’attività di mappatura dell’offerta di ricerca di Unipa con l’obiettivo di rendere possibile la comunicazione efficace dei suoi risultati alle imprese potenzialmente interessate alla loro utilizzazione.

In questa prospettiva, sono state individuate 150 imprese operanti nei diversi settori produttivi (agricoltura, industria manifatturiera, servizi) e rispondenti ad alcuni requisiti fondamentali: dimensioni minime (soglie di fatturato), aree scientifico-tecnologiche di potenziale interesse, propensione all’innovazione desumibile dai dati di bilancio (asset immateriali, ed in particolare investimenti in R&S e marketing). In questa prima fase, la selezione ha riguardato le imprese localizzate nelle provincie della Sicilia occidentale, con propaggini anche su Enna e Messina, da un lato per facilitare le attività di scouting (contatti e visite aziendali), e dall’altro per costruire una rete di relazioni forti fra Unipa ed il tessuto produttivo territorialmente più prossimo.

Questa linea di attività dell’UTT da un lato integra l’attività della Commissione Brevetti che ha svolto negli anni, e continua a portare avanti, un importante lavoro nel campo della tutela della proprietà intellettuale dei trovati dei ricercatori, mediante le valutazioni interne di merito e le successive registrazioni brevettuali, sia in ambito nazionale che in ambito internazionale. Per quanto riguarda il numero dei brevetti, il nostro Ateneo evidenzia negli anni performance di assoluto rilievo che lo allineano alla media nazionale, ed in qualche anno anche con performance migliori della media. Rimane aperto, per tutti gli Atenei italiani, ed in un certo senso anche per quelli della fascia “top”, il problema della valorizzazione della ricerca, ossia del trasferimento dei suoi output alle imprese, ed in generale agli utilizzatori. Problema che, per ben note ed evidenti ragioni legate alla rarefazione del tessuto produttivo, assume nella nostra Regione, ed in particolare nelle sue province occidentali, aspetti di particolare complessità.

La preselezione delle 150 imprese, di cui si è detto, serve a sperimentare, per poi proporlo a regime, un modello integrativo di valorizzazione dalla ricerca che parta dalla domanda, orienti le linee di ricerca e porti, quindi, a risultati più facilmente trasferibili alle imprese. 

Il settore Trasferimento Tecnologico dell’Università di Palermo partecipa al Blue Sea Land

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Dal 04 al 07 ottobre 2018 si è svolto a Mazara del Vallo il Blue Sea Land, pensato e creato per favorire l’implemento delle tecniche e della produzione per le filiere ittica e agroalimentare ai quali sono chiamati a partecipare i rappresentanti istituzionali ed imprenditoriali provenienti dai Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente.

L’occasione è stata ritenuta ottima, dal team di potenziamento del Settore di Trasferimento Tecnologico, per inserire un apporto costruttivo e conoscitivo della realtà universitaria all’interno di un evento di tale portata. La  partecipazione al Blue Sea Land (anche attraverso l’affidamento di uno stand) ha creato legami e collaborazioni sia con la realtà istituzionale che con il mondo imprenditoriale. Quest’ultimo ha visto la realizzazione di incontri b2b con le imprese del territorio che hanno manifestato la loro volontà di trovare nel mondo universitario la sponda ideale con cui poter crescere e trovare soluzioni innovative per i propri problemi.

Uno degli obiettivi che aveva spinto alla partecipazione all’evento ha trovato concretizzazione nel momento in cui il team di lavoro ha ricevuto dall’impresa BluOcean soc. coop., la richiesta di supporto alla soluzione di un problema che ha comportato la creazione di una call all’interno dell’Ateneo di Palermo.

La IDACO Consulting contatta l’Università di Palermo

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All’interno delle attività relative al progetto di potenziamento del Settore di trasferimento tecnologico, ad agosto del 2018, l’ufficio è stato contattato dalla IDACO Consulting Limited per conto di un'azienda farmaceutica giapponese che sta cercando realtà universitarie e non, con cui collaborare (sia attraverso partnership di ricerca oppure acquisendo la ricerca stessa) nell'area dei modulatori delle interazioni proteina-proteina (PPI).

La IDACO Consulting Limited, con sede nel Regno Unito, è una società di consulenza solution-oriented con particolare attenzione al supporto delle aziende nei settori farmaceutico, biotecnologico, dei dispositivi medici, delle scienze della vita e della sanità.

La richiesta pervenuta dalla IDACO Consulting si è trasformata in una call interna all’Ateneo di Palermo che ha visto la partecipazione di gruppi di ricerca dello STEBICEF che hanno sottomesso una nota sintetica dei loro prodotti di ricerca e del potenziale di sviluppo degli stessi.

La IDACO, verificato la corrispondenza dei prodotti della ricerca sottomessi con le esigenze manifestate dalla loro committente, ha trasmesso i riferimenti dei prodotti della ricerca e dei ricercatori. Quest’ultima verificherà le proposte e, valutato il potenziale del livello di maturità dei prodotti sottomessi, procederà all’eventuale proposta di collaborazione.

 

Forum 2018 della Borsa della Ricerca

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Nei giorni dal 28 Maggio 2018 al 30 Maggio 2018, si è svolta, presso il Campus Universitario di Fisciano, il Forum 2018 della Borsa della Ricerca.

L'evento è organizzato per favorire concretamente il trasferimento tecnologico e il sostegno economico alla ricerca. Ogni anno, delegati del mondo aziendale e universitario (gruppi, dipartimenti, spin off), ma anche start up e investitori (pubblici e privati) si incontrano e si confrontano creando nuovi ambiti di collaborazione e approfondimento.

Ritenuto che tale evento fosse in linea con gli obiettivi del progetto: Promozione dell’Innovazione nel Mercato per le Università Siciliane (Pr.I.M.U.S), si è ritenuto opportuno partecipare a tale evento di divulgazione di brevetti/prodotti della ricerca al fine di promuovere attività di valorizzazione di titoli di proprietà industriale, aumentando le occasioni di contatto e promozione verso il mondo industriale, nonché le attività e iniziative volte a favorire il trasferimento tecnologico.

Durante l’evento, il Dr. Stefano Fricano ha partecipato ad alcuni incontri one-to-one tra mondo accademico, finanziatori e imprese. In particolare, durate la giornata del 29 Maggio, sono stati effettuati diversi incontri con:

  • Baggi srl,
  • Cereal Docks,
  • Bonfiglioli srl,
  • Parmalat,
  • Eginsoft,
  • Akka tecnologies,
  • Bellco,
  • GSK,
  • 3M,
  • Metoda Finance.

 Inoltre, nel pomeriggio di giorno 29 Maggio, come da agenda dell’evento, sono stati organizzati due momenti di approfondimento sui temi del finanziamento alla ricerca per le imprese e le diverse forme di sostegno all’introduzione di innovazioni nei processi produttivi delle imprese.

Infine nella giornata del 30 Maggio, si è svolta la sessione di Pitch e consegna dei BDR Awards, dove è stato possibile incontrare molti interessanti Spin-off univesitari e Strat-Up innovative con i quali avviare collaborazioni e attività di valorizzazione dei prodotti della ricerca.

Infine, durante l’evento è stato possibile entrare in contatto con i responsabili di Zcube e di FoodForward, due Accelerator che hanno presentato le loro Call per progetti innovativi rivolti a Spin-Off e/o gruppi di ricerca nel campo, rispettivamente, dei sistemi e device medici e dei prodotti innovativi nel settore food.

In Particolare, con entrambi, si sono poste le basi per un ulteriore incontro e presentazione delle Call presso l’Ateno di Palermo attraverso momenti di confronto con i ricercatori dell’Università degli Studi di Palermo.