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MARIO VARVARO

La Giustizia, la spada e la bilancia

Abstract

Solamente al di fuori della storia vi è spazio per una giustizia in grado di assegnare a ciascuno ciò che gli spetta (‘suum cuique tribuere’) senza l’intervento dell’uomo. La nozione di ‘giusto’, come quella di ‘ingiusto’, è in sé indeterminata e pertanto ha bisogno di essere riempita di contenuti specifici. Analogamente, la definizione di iustitia fornita dal giurista romano Ulpiano (D. 1.1.10 pr.) si riduce, in realtà, a una formula ‘in bianco’. Rinviando al compito di ‘suum cuique tribuere’, infatti, essa consegna nelle mani dei giuristi la bilancia necessaria per determinare in concreto ciò che a spetta a ciascuno. Collegata alla definizione di iuris prudentia che segue nel testo (D. 1.1.10.2), la definizione ulpianea di giustizia può esser letta come un'enunciazione propagandistica volta a legittimare il ruolo del giurista al servizio dell’imperatore.