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GASPARE VENTIMIGLIA

Finiture storiche. Dalle sperimentazioni del XIX secolo ai brevetti per le decorazioni interne

Abstract

Gli esiti di questa ricerca sulle finiture architettoniche, impiegate prevalentemente nella definizione degli ambienti interni delle architetture, vogliono integrare e rendere più completo il quadro conoscitivo in materia di “pietra artificiale” tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Gli esperimenti ottocenteschi di silicatizzazione artificiale ebbero ricadute evidenti sui metodi di marmorizzazione delle superfici e i procedimenti della tradizione furono ritenuti superati. Un settore particolarmente stimolante fu quello della produzione dei materiali per la pavimentazione degli ambienti interni. Lo studio di numerosi documenti conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato ha permesso la trascrizione delle ricette e il ritrovamento dei disegni dei torchi, dei telai e degli stampi per fabbricare le mattonelle di cemento colorato e graniglia di marmo. Ancora oggi, molte architetture storiche sono caratterizzate dalla presenza delle finiture a “finto marmo”, che con le appropriate tecniche di restauro possono essere pulite, consolidate e reintegrate. Anche le pavimentazioni di graniglia e cemento, che in passato erano spesso asportate perché considerate non adeguate al gusto del tempo, sono sempre più apprezzate e mantenute rigorosamente in sito per valorizzare il carattere storico degli ambienti di cui costituiscono le inimitabili finiture autentiche.