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RICCARDO URSI

Un'amministrazione pubblica plasmata dall'efficienza europea

Abstract

La nuova Lex fiscalis europea, elaborata dopo la crisi del debito sovrano del periodo 2011-2013 e concretizzata nel c.d., trattato sul Fiscal compact, segna, direttamente ed indirettamente, una chiara soluzione di continuità rispetto all’evoluzione del sistema ammnistrativo dell’economia degli Stati continentali. Rivedendo in senso ulteriormente restrittivo, l’ambito di sovranità del Parlamento in materia di bilancio, con essa ci si distacca, non solo dagli aspetti più peculiari del costituzionalismo post-bellico, bensì, forse, dell’intero sviluppo dello Stato novecentesco. Tuttavia, appare opportuno segnalare come in questa frattura rispetto al passato si evidenzi un qualcosa di tradizionale, o meglio di ancestrale, rinvenibile nella palese ricerca dell’uniformità, dell’omogeneità, nonché della gerarchia nel processo decisionale in materia di governo economico, che lascia riemergere taluni dei tratti più signifi cativi dello Stato liberale ottocentesco, come è noto, ancorati al mito dei poteri taumaturgici della legalità formale.