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VITA MARIA TRAPANI

I molteplici spazi della narrazione

Abstract

La casa è certamente uno dei più frequentati mondi narrativi: quadro della propria sicurezza privata, luogo privilegiato delle memorie familiari è in grado di intercettare le dimensioni identitarie. […] ma è anche la regione dell’immaginazione e del futuro dove si attiva un processo incessante di creazione di significato. (Pizzocaro 2013) Il tema degli “spazi narrativi” è stato focalizzato a partire da alcune riflessioni sul lavoro di A. M.Fundarò, ed è il fil rouge che collega idealmente anche diverse esperienze: ricerche e riflessioni teoriche inerenti gli spazi museali e gli eventi temporanei, lo spazio-tempo della storia, la scena teatrale, lo spazio domestico, la multidimensionalità della comunicazione visiva, lo spazio delle identità territoriali. Intendendo la narrazione come un dispositivo di apprendimento e di costruzione di senso, di espressione e creatività profondamente radicato nell’uomo. In particolare, uno dei più complessi ed evocativi lavori progettuali di Fundarò, l’allestimento delle grandi mostre “L’arte del Corallo in Sicilia” e “Ori e argenti di Sicilia” presso il Museo A.Pepoli di Trapani, curato da M.C. Di Natale, può innescare una conversazione a più voci, quasi un contrappunto multidisciplinare, intorno al tema della narrazione e dei molteplici spazi fisici e concettuali, di progetto e di elaborazione teorica che questo termine, così spiccatamente relazionale, evoca e trasmette alla cultura del progetto.