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SALVATORE TEDESCO

Fuoco pallido. W.G. Sebald: l'arte della trasformazione

Abstract

Questo libro nasce dal bisogno, comune a molti lettori di W.G. Sebald, di ritor-nare circostanziatamente su alcuni passi della sua opera poetica e critica, per riprendere a seguirne i percorsi, per scorgere ulteriori strati, ulteriori tempi che vi sono custoditi. Si sarebbe forse tentati per questo aspetto di rinviare addirit- tura alle “idee estetiche” kantiane, a quelle rappresentazioni dell’immaginazio- ne che danno molto da pensare, senza che alcun concetto determinato sia ad esse adeguato, se non fosse per il netto tenore cosale che in generale domina tali passi, per l’ostinazione con cui le venature materiali vi vengono messe in risalto, e reiterate, e disposte come pietre segnaletiche di una geografia o stratigrafia che forse non ha analoghi per densità tematica ed esiti estetici nella scrittura del nostro tempo.