Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

LIDIA SCIFO

Comprensione prosodica e comprensione di modi di dire e proverbi in soggetti in età scolare

  • Autori: Maltese, A; Scifo, L; Fratantonio, A; Pepi, A
  • Anno di pubblicazione: 2011
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Prosodia linguistica, Modi di dire e proverbi, Comprensione
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/66265

Abstract

Una componente cruciale del linguaggio è rappresentata dal sistema prosodico poiché fornisce elementi essenziali al parlante su come un enunciato debba essere interpretato o inteso (Aglioti, 2009; Davidson, 2003). Crescente interesse da parte dei ricercatori riguarda, inoltre, la comprensione del linguaggio figurato (Benelli e Bellacchi, 2007). Nelle espressioni figurate il parlante vuole che l’ascoltatore intenda un qualcosa di più o di diverso rispetto a ciò che viene affermato esplicitamente. Ne sono un esempio le espressioni metaforiche (es. Anna è una perla), quelle ironiche e le espressioni idiomatiche (ad es. tagliare la corda). Le abilità di comprensione metalinguistica riguardano i processi cognitivi che consentono di riflettere sulla lingua e di manipolarne le caratteristiche. Tali capacità, indispensabili per riconoscere e risolvere le ambiguità di un messaggio complesso, permettono di controllare e pianificare il modo di produrre e comprendere il linguaggio (Levorato, Cacciari, 1997). Lo studio presentato si pone l’obiettivo di dimostrare come, nella loro relazione, la comprensione prosodica e la comprensione di modi di dire e proverbi, elementi cruciali per il raggiungimento della consapevolezza metalinguistica, siano influenzati sia dal livello di scolarità che dal livello socio-culturale. Metodo Alla ricerca hanno partecipato 160 soggetti con abilità linguistiche e cognitive nella norma divisi in due gruppi di età : 80 bambini frequentanti la prima elementare (età media= 6 anni e 3 mesi; range 6;3 – 7;2) e 80 bambini la terza elementare (età media= 8 anni e 4 mesi; range 8;3-9;1), equamente distribuiti per livello socio-culturale. A tutti i soggetti è stato somministrato il test di comprensione della prosodia linguistica e il test della comprensione di modi dire e proverbi, appositamente costruiti. Ogni soggetto è stato testato individualmente, in un ambiente lontano da eventuali stimoli distrattori tali da interferire con la presentazioni degli stimoli sonori. Nel test di prosodia linguistica, la consegna consisteva nello spiegare al bambino che avrebbe ascoltato delle frasi, precedente registrate, tramite supporti audio e avrebbe dovuto indicare se si trattava di domande, ordini o affermazioni. Nel test di modi di dire e proverbi, la consegna consisteva nel leggere delle frasi e nel chiedere al bambino di indicare tra tre possibili significati quello ritenuto più idoneo. Risultati I risultati suggeriscono un miglioramento delle prestazioni con l’aumentare dell’età; in particolare la prestazione al sub test di comprensione prosodica è influenzato in modo significativo, sia dal livello di scolarità che dal livello socio culturale. La prestazione al sub test di comprensione di modi di dire e proverbi è influenzata dal livello socio culturale solo in prima elementare (r = 0.56 , p<0.01) , mentre non si evidenziano differenze nei soggetti più grandi per quanto concerne il livello socio culturale. Discussione La competenza figurativa si compone di una serie di abilità diverse quali la capacità di comprendere i vari significati di una parola e di individuare il significato principale nonché la capacità di utilizzare le informazioni contestuali per ottenere una rappresentazione semantica complessiva e coerente. La migliore prestazione nella comprensione dei modi dire e proverbi dei soggetti più grandi , in entrambi i livelli socio culturali può essere spiegata in termini di effetto della scolarizzazione. Infatti, la corretta interpretazione figurata implica l’attivazione di processi di inferenza che consentono di disambiguare l’incongruenza che sottende abilità metalinguistiche che possono essere ben padroneggiate solo dal soggetto di 8/9 anni. I bambini più piccoli invece, esibiscono una rigidità cognitiva che non consente loro di andare oltre il semplice significato letterale.