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LAVINIA SPALANCA

Scrittura come vendetta. Gli Inferni di Anton Francesco Doni fra realismo allegorico e sintassi manierista

Abstract

Esito della contaminazione del modello dantesco con innumerevoli altre fonti - dalla letteratura odeporica a quella utopica, dalla prosa religiosa alla poesia burlesca – gli Inferni (1553) di Anton Francesco Doni rappresentano un’opera irriducibile ad un genere predefinito, aperta al gioco intertestuale e all’interazione fra testo e immagini. In una prosa eccentrica e originale, frutto della sua sensibilità manieristica, lo scrittore cinquecentesco ci consegna infatti una potente allegoria della condizione umana, uno specchio rovesciato del mondo come la luna ariostesca, brandendo la penna come una spada per smascherare – tra moralità e ironia – le menzogne della società del tempo.