Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

LAURA SALERNO

Profili di personalità in pazienti con disturbi del comportamento alimentare: uno studio con la SWAP-200.

Abstract

Introduzione: Osservazioni cliniche hanno suggerito la presenza di una relazione tra personalità e DCA ed evidenze empiriche hanno confermato la presenza di livelli di comorbilità tra DCA e PD che variano dal 27% al 97% (Vrabel et al., 2010). In linea con le indicazioni presenti in letteratura (De Bolle et al., 2010), obiettivo del presente studio è di valutare in soggetti con diagnosi DCA, o con condotte alimentari scorrette, lo stile di personalità prevalente (sia in termini categoriali sia dimensionali). Metodo: La valutazione della personalità è stata effettuata da 12 psicologi clinici e psicoterapeuti, di diversi orientamenti teorici, che hanno compilato la SWAP-200 (Westen et al., 2003) su 52 pazienti (età M=30,57; ds=10,33) con diagnosi di anoressia (23s.), bulimia (11), BED/NED (9) e obesità (9). I pazienti hanno compilato i seguenti strumenti self-report: EDI-III (Garner, 2004) e BES (Gormally et al., 1982). Risultati: Dai risultati preliminari, non risultano specifiche e stabili associazioni tra la diagnosi di DCA, o le condotte alimentari scorrette, e lo stile di personalità. Tuttavia, raggruppando gli stili di personalità in macro-profili, secondo le indicazioni di Westen e Harnden-Fischer (2001), si evidenziano delle regolarità che vanno ulteriormente verificate: il profilo “ipercontrollato” contiene prevalentemente – o quasi esclusivamente - pazienti con diagnosi di AN, mentre il profilo “emozionalmente disregolato” include pazienti con diagnosi di BN e pazienti obesi, ed anche un sottogruppo di pazienti con diagnosi AN. Conclusioni: L’ulteriore conferma dei dati preliminari illustrati porterebbe a consolidare l’ipotesi che i disturbi legati al comportamento alimentare non sembrano essere associati ad uno specifico stile di personalità, quanto piuttosto ad uno (o più) profili di personalità che aggregano stili di funzionamento differenti. Verranno discusse le implicazioni cliniche dello studio.