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ENZA SIDOTI

DYSGRAPHY AS DYSHARMONY OF BODY MOVEMENT. NEW SCENARIOS BETWEEN TRADITION AND TECHNOLOGY

Abstract

Diversi studi dimostrano come grazie al movimento si instaurino rapporti con l’ambiente e come questa relazione sia determinante nel processo di apprendimento di ogni individuo. Il corpo è il primo mezzo con cui l’individuo sperimenta l’ambiente, è il primo canale di comunicazione fra lui e gli altri e continuerà ad essere l’intermediario privilegiato nella relazione con gli altri, tra il mondo interno e quello esterno a sé (Federici, Valentini, Tonini Cardinali, 2008, p.85). Il presente articolo nasce dall’esigenza di descrivere una proposta di intervento che prevede l’integrazione del metodo Terzi con gli exergames, con lo scopo di potenziare le abilità visuo-spaziali e favorire il miglioramento delle abilità di scrittura nei bambini disgrafici. In particolare, obiettivo del lavoro è stato sperimentare la valenza di prassi didattiche incentrate su un uso consapevole e intenzionale del corpo e delle sue potenzialità motorie al fine di prospettare possibili percorsi didattici che utilizzino il movimento nei processi di apprendimento della scrittura.