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ADRIANA SARRO

Progettare le migrazioni

Abstract

Il lavoro è una riflessione sul tema delle migrazioni, un argomento che coinvolge il Mediterraneo, luogo di molte civiltà, intrecciate, accatastate l'una sull'altra, come scrive F. Braudel. Il tema ha interessato tutto il Mediterraneo a causa dei continui movimenti di popoli provenienti dai paesi del Nord Africa e dal Medio Oriente verso le coste siciliane, che sono stati colpiti da vecchi e nuovi sbarchi. La Sicilia, con Lampedusa in prima linea, è sempre stata un luogo di arrivo per le rotte dei migranti, anche se la maggior parte di loro vuole raggiungere le città del nord Europa. Come vedremo, il tema delle migrazioni interesserà l'intera Europa, che oggi deve dare una risposta a questo problema mondiale. “Il Mediterraneo si trova tra tre continenti, Europa, Asia e Africa. Ma "Asia" e anche "Africa" ​​sono costruzioni geografiche, ancor più vaghe di "Europa", che riuniscono con lo stesso nome le realtà più diverse; diciamo meglio, quindi, Asia Minore e Medio Oriente e Nord Africa. ” (S. Guarracino). Lo stesso Mediterraneo è stato evocato in numerosi scritti tra cui ricordiamo Inspirations Meditérranéennes, 1933, conferenza di Paul Valery, il volume X dell'Enciclopedia di Diderot e Alembert (1765), i dizionari di Pierre Larousse (1866-1879) e di Èmile Littré (1862-1873). I flussi migratori, lo spostamento delle popolazioni in passato hanno prodotto notevoli cambiamenti nelle città del Nord Europa, ma anche in Sicilia, luogo di numerosi sbarchi, come accade ancora oggi nelle città di Trapani, Mazara, Palermo, Ragusa, Pozzallo , Catania, ecc. Le migrazioni costituiscono quindi un fatto storico della nuova modernità. Sulla base di queste premesse, attraverso l'esperienza di Villard, si intendeva indagare i luoghi interessati dalla multietnicità, quei luoghi in cui culture, identità, multietnicità erano intrecciate. Questi luoghi sono stati indagati a partire da una pianificazione attenta e puntuale nella sua organizzazione spaziale, in grado di attivare e di per sé costituire dispositivi di integrazione o di migliore interazione, sicuramente con l'aiuto e il supporto, si spera, degli abitanti delle città interessato dal fenomeno. Si ritiene che la situazione particolare, che la città sta vivendo, possa essere trasformata e diventare la forza trainante di un cambiamento attraverso una pratica dell'accoglienza e della rigenerazione urbana.