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DARIO RUSSO

Design tra storia e contemporaneo. Art Design Gallery Hotel a Palermo

  • Autori: RUSSO, D
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Parole Chiave: DESIGN, STORIA, HOTEL, ARTE
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/50513

Abstract

A Palermo, Suite d’Autore è una galleria, dove gli artisti propongono opere in esposizione e per la vendita; è un museo sulla storia del design, dov’è possibile apprezzare uno svolgimento progettuale che va dal Liberty al contemporaneo attraverso arredi di grande fascino storico ma ancora attualissimi; è una struttura ricettiva, certo, dov’è possibile pernottare e immergere l’occhio in uno scenario da sogno; è una autentica Wunderkammer, una camera delle meraviglie! Qui tutto è progettato ad hoc, secondo uno specifico tema di progetto, nella convinzione che rendere ogni camera diversa dall’altra possa rappresentare per l’ospite uno stimolo sempre nuovo, dove si combinano comfort, attrattiva culturale e vocazione didattica. I temi di progetto, infatti, non valgono solo di per sé, ma suggeriscono un percorso ideale delle tendenze, delle idee, delle scuole e degli oggetti che hanno fatto la storia del design: la camera Liberty, dedicata (a Palermo) all’opera di Basile; la Protorazionalista, attraverso le idee di architetti del calibro di Loos, Hoffmann e Wright; la Futurista, dove non solo le parole ma ogni cosa è messa “in libertà” (!); la Bauhaus, la mitica scuola tedesca che mette a punto i primi mobili in tubolare metallico; la Le Corbusier, con la sua elegante chaise longue (sempre in tubolare metallico) e l’attrezzatura arredativa in tutto simile a una machine à habiter; la scandinava, il cui design si caratterizza per la rarefazione formale insieme al calore di un materiale (tradizionale) quale il legno; quella sul Design italiano (del dopoguerra), con soluzioni progettuali che hanno fatto scuola anche all’estero, e riflettono tutta la l’inventiva di un paese in via di ricostruzione; la Pop, con la sua carica colorata e prorompente ma anche la critica alla società dei consumi, che si palesa nella lacrima del’opera/fumetto di Lichtenstein; la Postmodern, dedicata interamente a Memphis, con i suoi mobili(-scultura) di grande forza iconica; la Ipermerce, dedicata a Starck, dove si ragiona sul fatto che l’oggetto di design incarna oggi “simboli immaginari”, vale a dire icone (brandizzate), miti (riadattati) e (pseudo-)valori che condensano desiderio sociale e sono amplificati dai massmedia. Inoltre, 14 camere sono dedicate a tendenze del design odierno, dal Minimalismo, già in voga negli anni novanta, al Transitive design, dal riuso (new-dada) al design usa-e-getta come metafora del precario e transitorio.