Il lato oscuro del design
- Autori: RUSSO, D
- Anno di pubblicazione: 2013
- Tipologia: Monografia (Monografia o trattato scientifico)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/87907
Abstract
Un tempo si diceva “oggetto d’uso”, ma qual è oggi l’uso degli oggetti designed? Il più delle volte, quel che viene comunemente chiamato “design” non è certo l’oggetto d’uso pratico, funzionale, ma il prodotto esteticamente pregno, (auto)rappresentativo e perfino elitario. Paradossalmente è un po’ il contrario del design storico, quello con la “D” maiuscola, che ha rappresentato un miglioramento della vita quotidiana: si tratta di un oggetto “immaginifico”, che vive prevalentemente sulle pagine patinate delle riviste o tutt’al più nelle mostre; è oggetto ad alto tasso simbolico, sexy, che piace non soltanto perché è bello ma soprattutto perché è interessante, come un’opera d’arte; è oggetto del desiderio, feticcio; è oggetto dandy, praticamente inutile ma irresistibile… quando il design mostra il suo lato oscuro.