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MARCO ANTONIO PIRRONE

La pandemia globale. La ristrutturazione delle forze produttive tra individualizzazione e autoritarismo neoliberista

Abstract

L’11 marzo 2020, quasi due mesi e mezzo dopo la manifestazione di alcune “polmoniti anomale” in Cina, l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) dichiara che il Covid-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2, “può essere caratterizzato come una situazione pandemica”. Nel giro di tre mesi la migrazione internazionale del Sars-Cov-2, generatasi dal focolaio di Wuhan in Cina, ha trasformato radicalmente non solo la condizione sanitaria ma gli assetti politici sociali ed economici del mondo intero. Come è stato possibile? E quali sono gli scenari conseguenti che si prospettano? In questo contributo, senza togliere alcuna rilevanza alle questioni inerenti la salute pubblica a livello globale, su cui torneremo, vorremmo parlare del Sars-Cov-2 quale epifenomeno del capitalismo nella sua fase neoliberista[1] e quale funzione “specchio”[2] degli assetti capitalistici della cosiddetta “globalizzazione” neoliberista ed insieme di “detonazione”[3] delle dinamiche e contraddizioni del capitale a livello globale.