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ANTONIO PERRONE

I LIMITI DELLA TUTELA CAUTELARE NEL PROCESSO TRIBUTARIO

Abstract

La disciplina della tutela cautelare nel processo tributario ha sicuramente ricevuto, negli ultimi anni, un assetto definitivo. Ciò però non esclude il permanere di talune problematiche che ancora riguardano l’istituto. In particolare, in questo contributo si affrontano due questioni specifiche. La prima consiste nel valutare se la tutela cautelare può avere una funzione di “riequilibrio”, nell’ottica della tutela del contribuente, laddove l’Amministrazione finanziaria abbia proceduto alla redazione di un atto c.d. <>, senza garantire, nella previa fase amministrativa, una effettiva partecipazione del contribuente. Si tratta, dunque, di stabilire se il giudice cautelare, nel delibare il merito, possa tener conto della circostanza che, in assenza di una effettiva partecipazione del contribuente, la fattispecie, cui la legge ricollega non solo effetti impositivi ma anche esattivi, è stata ricostruita in modo unilaterale; un’unilateralità pro fisci. La seconda questione oggetto di interesse attiene invece ai limiti di applicabilità della tutela cautelare nei giudizi di rimborso. In particolare l’indagine mira a valutare se all’ordinanza di sospensione possa essere attribuito l’effetto giuridico di disporre un immediato obbligo di restituzione in capo all’Amm. fin., e se in tale effetto giuridico non si possa ravvisare una sorta di surroga del giudice all’amministrazione stessa, non essendo prevista normativamente nei riti di rimborso la possibilità di accesso al giudizio di ottemperanza.