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RICCARDO ERCOLE OMODEI

Spunti di riflessione in materia di reati di gestione e traffico di rifiuti: le necessità di un ripensamento normativo

Abstract

Il presente contributo intende ravvivare la riflessione penalistica in merito al delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, attualmente disciplinato dall’art. 452 quaterdecies c.p. Nel far ciò, l’A. parte dall’analisi della struttura della fattispecie, mettendo in dubbio la sua natura di reato abituale, al momento dominante in dottrina e giurisprudenza, in favore di una lettura incentrata sul requisito organizzativo, individuato quale vero baricentro del disvalore del reato in commento. La centralità dell’elemento organizzativo è carattere ricorrente nella normativa antitraffico domestica, e la si riscontra, infatti, anche nel caso oggetto di interesse. Essa reca con sé l’applicazione delle misure processuali e preventive tipiche del contrasto all’associazione mafiosa. Nel contributo, sottolineate le distorsioni che possono derivare dall’estensione degli strumenti tipici di contrasto alla criminalità mafiosa al settore oggetto di studio, l’A. invoca un ripensamento della fattispecie, suggerendo la contestuale revisione dell’intero settore degli illeciti in materia di gestione e traffico di rifiuti.