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CINZIA NOVARA

Migranti e operatori uniti in una flipped classroom. Un percorso di comunicazione interetnica per il benessere individuale e comunitario

  • Autori: Massimiliano Schirinzi, Maria Garro, Gaetano Di Napoli, Cinzia Novara
  • Anno di pubblicazione: 2023
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/595433

Abstract

L’esigenza di arricchire la formazione professionale di chi lavora con, e per, i flussi migratori rappresenta una delle sfide da affrontare per il soddi sfacimento delle esigenze di una comunità multiculturale. Tra le differenti metodologie di interventi formativi è opportuno individuare quelli che pos sono essere più efficacy, ed efficienti, per la trasmissione dei contenuti atti a garantire il benessere individuale (operatori e migranti) e di comunità. La Flipped Classroom, realizzata a Palermo nel 2021, rappresenta un’esperienza adeguata al raggiungimento degli obiettivi formativi e delle finalità del corso, come la sensibilizzazione e la consapevolezza degli ope ratori (pedagogisti e psicologi) di doversi confrontare con le tematiche le gate alla migrazione. L’esito del Corso ha registrato un riscontro positivo anche per la tipolo gia di moduli individuati per la formazione degli operatori. Tale risultato è da attribuire anche al ruolo rivestito da 4 giovani immigrati che, insieme agli insegnanti, hanno condotto le sessioni del progetto formativo, agevola to narrazioni, testimonianze, e sottolineato l’esigenza della mediazione lin guistica e culturale, interfacciandosi costantemente con i partecipanti locali per ampliare i loro orizzonti rispetto all’alterità. Infatti le narrazioni sponta nee emerse in occasione degli incontri hanno agevolato la promozione dei valori culturali, la resilienza e l’autoriflessione nonchè l’adozione di pro cessi dialogici di interazione riflessiva e l’impiego di un contesto collabora tivo. Il successo del percorso, attualmente unico in Italia, sottolinea l’efficacia del pacchetto formativo interculturale, così come la flessibilità della metodologia pedagogica della classe rovesciata (FC) rivolta ai conte sti migratori, evidenziando le sfide ancora da affrontare per migliorare i fu turi interventi formativi in tale ambito per il superamento dei pregiudizi e della visione etnocentrica che possono caratterizzare il profilo professionale dell’operatore