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CINZIA NOVARA

La transizione verso l’età adulta dei MSNA. Percorsi di autonomia in un’ottica di lavoro di rete. In E. Di Giovanni & M. Garro (A cura di), Una possibile casa. Percorsi di autonomia e significatività operativa. Milano: Guerini e Associati.

Abstract

Il presente contributo affronta il tema dell’accompagnamento nei percorsi di autonomia di coloro che arrivano in Italia come Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) e che, prossimi alla maggiore età, entrano all’interno del sistema di accoglienza affrontando contestualmente la transizione verso l’età adulta. In questi casi, avendo a disposizione poco tempo per sviluppare e rafforzare gli obiettivi di inclusione, integrazione sociale, autonomia e indipendenza personale, possono emergere molte vulnerabilità, specie nel momento in cui lasciano il sistema di accoglienza; un percorso travagliato, che spesso avviene in maniera precoce rispetto ai propri coetanei che invece non hanno dovuto confrontarsi con l’allontanamento, volontario o forzato, dalla propria comunità di origine e quindi dalla loro famiglia dalla quale nasce e proviene il senso di appartenenza e sicurezza. Se per i giovani autoctoni l’ingresso in comunità comporta dei compiti di sviluppo e obiettivi educativi specifi ci, si può immaginare quale sforzo dovranno fare i MSNA, che si ritrovano davanti una realtà sociale diversa dalla propria, dal punto di vista culturale, linguistico e a volte anche religioso; per tali ragioni, gli obiettivi educativi si concentrano sullo sviluppo di un’adeguata autonomia e indipendenza, per permettere loro di integrarsi nella società ospitante, e inevitabilmente il loro percorso sarà corredato anche da obiettivi dal punto di vista linguistico e culturale. Le traiettorie dei giovani MSNA che vivono la transizione verso l’età adulta sono variegate e si confrontano con le signifi cative trasformazioni legate al contesto socioculturale, che infl uenzano la sfera relazionale, emotiva e sociale. Pertanto, l’esperienzadei MSNA rispetto alla «dimensione della stranierità» è spesso affi ancata a un senso di estraneità che si confi gura come indicatore della propria e dell’altra diversità. Infatti, con il termine «straniero» si traccia inevitabilmente una sorta di confine, di delimitazione tra sé e l’altro, che si caratterizza con connotazioni pressoché negative, poiché genera distanza, esclusione e categorizzazione sociale; in altre parole, è un’accezione che genera rabbia perché è il risultato di una «non-appartenenza » (Cestaro, 2020). Oggi, dal punto di vista legislativo, non è previsto nessun tipo di normativa che tuteli, garantisca e aiuti il delicato passaggio alla loro indipendenza al di fuori delle strutture preposte. Una particolare attenzione in materia di Minori Stranieri Non Accompagnati si deve alla Legge Zampa, che per la prima volta ha racchiuso in un’unica legge tutte le questioni riguardanti la presenza dei minori presenti sul territorio italiano. Nel 2017 è stata emanata la legge n. 47/2017, «Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati », la quale disciplina e modifi ca tutte le disposizioni inerenti ai MSNA. Nonostante siano emerse delle novità corredate da un maggiore riconoscimento in materia, al contempo, non si è posta la stessa attenzione circa la conclusione del percorso in accoglienza di questi ragazzi ai quali solitamente viene richiesta un’immediata autonomia e indipendenza. Un riferimento circa il momento di transizione all’età adulta è riscontrabile nell’art. 13 della suddetta legge, il quale sancisce la possibilità di un prosieguo amministrativo per tutti coloro che manifestano diffi coltà nel raggiungimento della propria autonomia. Pertanto, risulta una condizione imprescindibile attivarsi, in un’ottica di lavoro di rete fi nalizzato all’inclusione sociale a sostegno dei care leavers MSNA. La letteratura scientifi ca a livello internazionale defi nisce con il termine «care leavers» tutti coloro che al compimento della maggiore età sono costretti a lasciare il luogo protetto di cura e tutela a causa della perdita, fi sica o amministrativa, dei legami familiar