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VINCENZO MELLUSO

Mazzoni a Messina tra Modernismo e Futurismo

Abstract

Il panorama dell’architettura europea del Novecento è stato particolarmente segnato dalle istanze innovatrici dettate dal Movimento Moderno. In Italia, a partire da questo nuovo scenario, si è costituita una componente specifica, meglio nota come Razionalismo Italiano che ha trovato ulteriori implicazioni di riflessione compositiva e figurativa dell’architettura attraverso i temi propri della ricerca Futurista. Una esperienza quest’ultima che nei principali testi di storia dell’architettura contemporanea, ruota principalmente attorno alla figura di Antonio Sant’Elia, interprete di rilievo di questa corrente che ha rappresentato riferimento fondamentale all’opera di Angiolo Mazzoni. Il Futurismo, in estrema sintesi, mirò alla semplificazione delle forme architettoniche, orientando la ricerca a soluzioni che avessero ben presente i nuovi elementi della città sempre più legati ai caratteri dell’infrastrutturazione e in particolare quelli propri della mobilità. Queste opere dovevano sempre più caratterizzare il disegno della città e offrirsi come elementi riconoscibili attraverso visioni che assurgevano a una dimensione a scala geografica.