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SANDRO MANCINI

Il senso e il futuro della coscienza individuale nella metafisica di Piero Martinetti

Abstract

L'articolo intende analizzare la posizione di Martinetti sulla sopravvivenza dell'anima individuale dopo la morte, così come si presenta nella sua metafisica e alla luce della sua principale fonte di ispirazione, individuata nella filosofia di Plotino. Martinetti mostra come il rapporto tra unità e molteplicità si presenti nell'uomo in due diverse e complementari prospettive: come una fondamentale identità nella dimensione intemporale della vita intelligibile dello spirito, e come una tensione dinamica nell'ordine empirico del divenire spazio-temporale. Entrambe queste dimensioni si esprimono finalisticamente, attratte dall’Uno che opera in loro come potenza di armonizzazione e raccoglimento. L’Uno come “omnitudo realitatis” costituisce appunto il cardine della posizione di Martinetti sulla sopravvivenza dell'anima individuale dopo la morte: un raccoglimento che avviene in modo misterioso, perché trascende le capacità della mente umana, ma che avviene con certezza. “Questo solo sappiamo: che ciò che era degno di vivere, vivrà” .