Resistenza alla frattura di quattro materiali per protesi fissa provvisoria: valutazione comparativa in vitro.

Abstract

Scopo del presente lavoro è stato quello di analizzare la resistenza alla frattura di quattro resine del commercio (Jet Kit, Duralay, Protemp 3 e Systempt C&B), usate per la fabbricazione di protesi parziali provvisorie fisse. Sono stati realizzati venti provini sperimentali di dimensioni standardizzate seguendo le istruzioni dei fabbricanti, suddivisi in quattro gruppi, uno per ciascuno dei quattro materiali testati. Cinque provini di ogni materiale sono stati inseriti in una macchina tipo T.E.M.A, bloccati tra due bracci, uno superiore ed uno inferiore, attraverso un sistema simile a quello di una morsa. La resistenza determinata dai provini sulla trazione esplicata dalla velocità di allontanamento (tre mm/min) effettuata dai bracci della macchina, veniva tradotta in Newton nel dispaly sul pannello di controllo; la prova di tensione si concludeva dopo la frattura del provino, identificando la forza registrata come ultimo carico di rottura. Una volta fratturato il provino, il carico ultimo di rottura veniva diviso per la nuova sezione della superficie, al fine di ottenere la “Tensione” del campione espressa in MPa. La stessa procedura è stata effettuata per tutti i provini. I risultati ottenuti sono stati esaminati con tests statistici per evidenziare eventuali differenze significative. Il Jet Kit è risultato il materiale più resistente alle prove di trazione con un valore elevato di carico di rottura. Nel Protemp le differenze di carico di rottura sono risultate minime in tutti i provini, a differenza del Systempt che presenta delle differenze significative. Tali dati evidenziano una buona resistenza alla trazione-pressione del Jet Kit dando prova dell’affidabilità del materiale.