Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

LUCIANA MACALUSO

Sulla via delle torri

Abstract

L’altopiano degli Iblei ha pendici ripide verso est, solcate da cave e torrenti. Il limite fra le colline e la pianura sottostante è netto nei pressi di Avola e sfuma verso nord. Vicino Augusta i Monti Climiti raggiungono una quota massima di 410 metri sul livello del mare, digradando lievemente verso la pianura che si allarga. Il margine orografico costituisce un belvedere sul mare che intercetta luoghi d’interesse storico, sociale e naturale: (da nord verso sud) Augusta, l’hangar dirigibili (progettato da Antonio Garboli nel 1917), il polo industriale di Priolo, la valle dell’Anapo, Floridia, Cassibile, Cavagrande e Avola. A valle, si susseguono aree produttive – emerge la centrale ENEL (progettata da Giuseppe Samonà nel 1955) – parchi archeologici e naturali, centri abitati. Ma lo sguardo di chi prefigura nuovi paesaggi non si ferma sulle polarità piuttosto, come suggerisce il titolo di LISCA, osserva quello che c’è “in mezzo”. Mettendo a sistema aree dall’identità consolidata lungo un percorso su strade esistenti, s’individua un ambito in cui lo spazio aperto prevale sul costruito. Tale porzione di territorio può costituire un tessuto connettivo attorno al quale gravitano i centri abitati. Si propone quindi di rafforzare le relazioni fra le parti configurando, infine, una centralità agro-naturale di circa 1000 ettari nell’area metropolitana siracusana. Il nuovo parco conferma la densità edilizia di una zona in cui gli abitanti preferiscono vivere in nuclei compatti e offre un’alternativa all’uso dell’automobile per muoversi quotidianamente da un centro all’altro. L’itinerario ciclopedonale (circa 50 km) compreso fra le stazioni ferroviarie di Augusta e Avola, infatti, è nel complesso un’infrastruttura sportiva e turistica ma, nelle sue parti risponde alle esigenze dei cittadini che sempre più frequentano le campagne per ragioni di lavoro (produzione agricola, pastorizia) e di svago. Dodici torri colorate orientano i visitatori fra gli approdi e rendono il parco riconoscibile.