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LORENZO MARCHESE

Ecologie favolose nella poesia siciliana contemporanea (1967-1985): Lucio Piccolo e Vincenzo Consolo

Abstract

L’articolo offre una lettura comparata di alcune opere poetiche di Lucio Piccolo (1901-1969) e Vincenzo Consolo (1933-2012), e ha lo scopo di mettere in luce la tensione ecologica e le peculiari modalità di rappresentazione ambientale dei due scrittori. La scelta dei campioni parte da un duplice motivo: storico, perché Piccolo e Consolo dialogano da vicino con la contemporanea “corsa allo spazio” degli anni 1950-1970; artistico, perché, sulla scorta della precedente bibliografia critica, si ricostruisce l’intenso dialogo fra due autori molto vicini, ma appartenenti a culture e generazioni diverse, che reinterpretano singolarmente il tòpos poetico della “caduta della luna”. A una prima discussione teorica sull’importanza della cosmologia per gli studi di ecologia letteraria segue quindi una lettura in questa chiave di poesie e prose poetiche scelte dall’opera di Lucio Piccolo (Canti barocchi, Plumelia, La seta, Il raggio verde e altre poesie, L’esequie della luna). Nell’ultimo paragrafo, si analizza Lunaria di Consolo, si sottolinea la svolta insieme politica e idillica che Consolo imprime al testo-matrice di Piccolo (L’esequie della luna) e viene spiegato come operi il legame strettissimo fra cosmologia ed ecologia in quest’opera