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FRANCESCO MAGGIO

Una dama dell'architettura a Palermo

Abstract

Questo saggio riguarda l’attività di una donna che può essere considerata una delle prime protagoniste e probabilmente, parafrasando Nikolaus Pevsner, una delle prime pioniere del Movimento Moderno a Palermo, un contesto culturale complesso. Il difficile ruolo della donna nell’architettura italiana degli anni ’60 e ’70, proveniente dai retaggi del regime fascista, è stato particolarmente palese in Sicilia dove l’attività professionale era soltanto praticata da uomini. Tra le pochissime donne operanti e militanti è certamente da ricordare Luciana Natoli le cui opere e gli scritti definiscono, in quel periodo, un carattere identitario al territorio siciliano. Per comprendere compiutamente la figura di questa donna in grado di guardare l’architettura attraverso differenti scale d’analisi, bisogna partire dalla sua attività accademica, fatta di molteplici studi e interessanti riflessioni ad oggi attualissime sull’architettura e sulle città, attraversare poi l’attività urbanistica fino ad arrivare all’attività progettuale. Questo studio indaga il pensiero di Luciana Natoli e restituisce, anche attraverso la disciplina del “Disegno”, la conoscenza dei suoi progetti non realizzati, patente testimonianza di un percorso coerente.