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FERDINANDO MAZZARELLA

Da diritto a paradigma. Uso e abuso della proprietà nella disciplina dei diritti d’esclusiva

Abstract

Il diritto di proprietà pervade nell’Ottocento ogni angolo del giuridico. Il potere di un diritto “sacro”, perché antico e universale, consente alla cultura giuridica, in un’epoca in cui ancora forti sono gli echi dell’antico regime, di esaudire le nuove istanze di tutela senza rievocare lo spettro del monopolio e del privilegio. Il successivo riconoscimento, anche a livello giuridico, delle logiche sovra-individualistiche dell’economia industriale spinge i diritti sulle invenzioni, sui segni e sui beni immateriali nell’orbita del diritto d’impresa e della concorrenza. Ma dal secondo Novecento, di pari passo con la globalizzazione del mercato e la dilatazione della sfera dell’immateriale, le esigenze di semplificazione, sistematicità e uniformità rilanciano la forza attrattiva del paradigma proprietario, accentuando il carattere polisemantico della «proprietà».