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DANIELA MOTTA

Conflitti religiosi al tempo di Galla Placidia e Costanzo. A proposito di Olimpiodoro fr. 15 M

Abstract

L’articolo analizza alcuni frammenti olimpiodorei relativi alla lotta contro il paganesimo nell’età di Galla Placidia e Costanzo III. Il fr. 15 Müller delle Storie di Olimpiodoro narra la distruzione di un antico idolo pagano, che proteggeva la Sicilia dalle eruzioni dell’Etna e dalle incursioni, ad opera dell’amministratore dei beni siciliani della coppia imperiale. Stando allo storico tebano, l’abbattimento della statua, che aveva evitato lo sbarco dei Goti di Alarico nel 410, avrebbe comportato gravi conseguenze per l’isola, soggetta a partire da quel momento alle invasioni barbariche ed alla violenta attività del vulcano. Negli anni di Galla Placidia e Costanzo si dovette aprire una nuova fase nella lotta al paganesimo. Tale fenomeno, di cui si trova conferma nella lettura dei frr. 27 e 38 Müller, si iscrive nel particolare clima sociale e culturale successivo al sacco alariciano di Roma, considerato evento epocale da pagani e cristiani secondo opposte prospettive. In Sicilia questo processo fu sostenuto e realizzato dalla forte presenza imperiale nell’isola, rappresentata dall’amministrazione dei latifondi di Placidia e Costanzo. L’analisi del fr. 15 offre inoltre nuovi elementi di riflessione sulla datazione dell’opera olimpiodorea.