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MANFREDI LEONE

Paesaggio: una nota sul metodo

Abstract

L’attenzione alle numerose accezioni del paesaggio nel contesto nazionale è certamente cresciuta in questi ultimi anni. Riteniamo che un contributo importante sia certamente da ascriversi alla sottoscrizione della Convenzione del Paesaggio da parte degli stati membri dell’Unione Europea (2000). L’osservazione del contesto continentale europeo ci ha permesso di studiare con grande interesse i risultati conseguiti nelle sperimentazioni sul paesaggio alla scala territoriale (nel settore della tutela e della trasformazione) ma anche le numerose esperienze progettuali alla scala architet- tonica che, attraverso sapienti esempi di landscape architecture, hanno contribuito alla riqualificazione di numerosi paesaggi urbani. Il contesto nazionale purtroppo, non ha sempre il passo del resto dell’Europa (in questo settore come in tanti altri), e una certa sofferenza disciplinare si avverte in particolare nelle regioni meno sviluppate, (nel meridione d’Italia), che pure con grande impegno poetano avanti progetti e piani per la valorizzazione del paesaggio e delle risorse migliori del territorio, attraverso una certa azione di tutela di ampie parti del territorio. Nelle nostre regioni piu’ modesti sono invece i risultati finora conseguiti nel campo della realizzazione di progetti di paesaggio alla scala urbana, nella riqualificazione degli spazi aperti, settore in cui si sconta la farraginosità delle pr cedure pubbliche e le poche occasioni disponibili, in un momento storico di generale stasi nazionale in molti settori della vita pubblica. Abbiamo voluto puntare lo sguardo e mettere in luce un caso applicativo eccezionale, cercando di imbastire un ragionamento complessivo incentrato sui temi del paesaggio della campagna urbana, e soprattutto del suo recupero nei contesti urbani più degradati, come si verifica nel caso delle città meridionali.