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MANFREDI LEONE

Paesaggio, architettura e trasformazioni urbane: scelte consapevoli per il terzo millennio

Abstract

Il tema del rapporto tra architettura e natura e’ stato occasione secolare di esplorazione e ricerca. Nelle sue declinazioni piu recenti questo rapporto ha osservato una sempre maggiore integrazione tra concetti che possono apparire antinomici. Il bisogno di Natura in Architettura ottiene una consacrazione con il pensiero di Le Corbusier: il tetto-giardino prima, esplicitazione della integrazione della natura in architettura, che mette sull’edificio moderno la dimensione naturale normalmente destinata al livello del giardino. Successivamente gli studi sulla citta’ moderna e la sua integrazione con i sistemi naturali e il verde fanno di Le Corbusier un paesaggista innovatore; con la Ville Contemporaine per tre milioni di abitanti (1922), Il Plano Voisin per Parigi (1925), e la Ville Radieuse per un milione e mezzo di abitanti (1929), Le Corbusier trasforma in chiave contemporanea e dirompente le teorizzazioni di Howard sulla Città-Giardino, delineando in forma ipermoderna il nuovo rapporto tra natura e sistemi urbani, la cui qualità genera una totale integrazione tra artificio e natura, disciplinando altresí una nuova gerarchia negli spazi pubblici.Il saggio esplora esperienze di trasformazioni del paesaggio urbano.