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MARIA SOFIA DI FEDE

Andrea Calamech (1524-1589)

Abstract

Andrea Calamech è ricordato da Vasari come «creato ed accademico» di Bartolomeo Ammannati, menzionato quindi più in virtù dell’amicizia e della lunga collaborazione professionale che legava i due maestri della corte medicea, che per una approfondita e duratura conoscenza dello scultore e architetto carrarese, della cui attività, infatti, non sembra essere ben informato: nella seconda edizione delle Vite lo dà per morto nella lontana Messina, proprio nel momento in cui la carriera artistica di Andrea nella città dello stretto, invece, progrediva favorevolmente, per svilupparsi con grande successo fino alla fine degli anni ottanta del secolo, come architetto di fiducia della municipalità, dell'autorità vicereale e dell'ordine gesuitico.