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MARIA SOFIA DI FEDE

VESTIGIA SARACENE E NORMANNE PER ILLUSTRARE "THE NORMANS IN SICILY"

Abstract

In questa edizione di “Saracenic and Norman remains” si è voluta porre l’attenzione, attraverso la traduzione in lingua italiana della prefazione e della descrizione delle tavole, sulla parte meno presa in considerazione del volume, abitualmente considerato soltanto l’elegante repertorio iconografico a corredo del resoconto del viaggio in Sicilia di Henry Gally Knight, pubblicato due anni prima. Un’operazione non soltanto di “traduzione”, ma di riflessione critica sulla maturazione del pensiero storiografico di Gally Knight intorno all’architettura medievale siciliana, “saracena” e normanna in prima istanza, di cui “Saracenic and Norman remains” rappresenta un’ulteriore sviluppo in relazione al dibattito coevo europeo sulla nascita e lo sviluppo dell’architettura medievale. Oggetto dell'opera originale è focalizzare lo sguardo sull'Architettura dei Normanni in Sicilia, sulla singolare differenza di stile che essi impiegavano in Sicilia rispetto a quello che impiegavano in qualsiasi altro paese, e di spiegare come nacque quella differenza. I disegni sono stati realizzati dal vero dagli edifici stessi da un architetto professionista, e hanno il merito di essere fedeli interpretazioni delle architetture. All'inizio dell'XI secolo, vari gruppi di avventurieri normanni riparano da Neustria, in Francia (la provincia di cui i Normanni avevano ottenuto precedentemente il possesso), in Calabria. In un primo momento entrano al servizio dei principi longobardi, come mercenari, gradualmente prendono il possesso delle terre di Puglia e Calabria , e strappano la vicina isola di Sicilia dalle mani dei Saraceni che, due secoli prima, l'avevano tolta all'impero bizantino (H. Gally Knight, 1840)