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GIUSEPPE DI BENEDETTO

Inferenze del terzo tipo sul processo del progetto dell’architettura

Abstract

Essendo il progetto di architettura conoscenza e frutto dell’inventio, cioè atto del trovare, possiamo ignorare che alla crisi dichiarata dell’attitudine conoscitiva basata sulla dialettica degli opposti, un’attitudine nella quale va forse identificata l’esito ultimo della filosofia hegeliana, è seguita una serie notevole di nuove tendenze e schieramenti, spesso opposti e contrastanti, che hanno definito nel loro insieme uno scenario teorico frammentario, descrivibile solo in maniera discontinua e per ambiti circoscritti? Possiamo ignorare i filosofi più sperimentali come Jean-François Lyotard, Gianni Vattimo, Jacques Derridà, che nel tentativo di superare l’intransigenza e l’ansietà totalizzante delle ideologie moderne, hanno estratto dalla logica del pensiero debole segmenti isolati di saperi in prospettiva della definizione di un mosaico conoscitivo, mobile, dinamico, discontinuo, relativizzato; il tutto nella consapevolezza dell’esistenza della nuova cultura planetaria prodotta e imposta dalla comunicazione di massa? Evidentemente no, poiché questa revisione della struttura stessa del pensiero moderno ha ovviamente fortemente interessato la disciplina architettonica. E quindi è impossibile, a partire da queste premesse, non intravedere una crisi della modalità di costruzione del progetto basata sull’analisi, spesso sugli apriori tipologici, e che trova nello schema tesi-antitesi-sintesi la sua legittimazione metodologica. Parlando di tesi e di sintesi si può arrivare diritto al cuore della questione: “abduzione e progetto”. Che cosa è l’abduzione? Si potrebbe dire che formalmente, l’abduzione o l’ipotesi di retro-duzione, è un procedimento logico analogo alla deduzione e all’induzione, ma che cerca di spiegare i fatti osservati inferendo la causa dall’effetto, aggiungendovi sempre dell’altro, divenendo alla fine un ragionamento che amplia la conoscenza in senso qualitativo. Una conoscenza che svela una precisa prospettiva epistemica e si focalizza talvolta sulle singole parti di un fenomeno, il cui disvelamento di senso va a modificare il complesso del sapere del “tutto”. L’abduzione è innanzitutto il terzo di tipo di inferenza dopo la deduzione e l’induzione. L’inferenza è ogni forma di ragionamento con cui si dimostra il logico conseguire di una verità da un’altra.