Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

GIUSEPPE DI BENEDETTO

La valutazione della VQR per l’Area 08A: problematicità dei giudizi

Abstract

Il tema che si intende affrontare riguarda, soprattutto, le ricadute delle diverse modalità e forme della valutazione Anvur nel lavoro di studiosi e di ricercatori. Se nessuno mette o potrà mettere in discussione la necessità che gli esiti del nostro operato nel campo della ricerca sia sottoposto a periodici esercizi di valutazione, al contrario, è giusto dibattere sui metodi utilizzati a tal fine. In particolare, è ormai acclarata la tendenza ad un certo condizionamento della valutazione bibliometrica su quella non bibliometrica. Un’influenza che non tiene conto di un dato di fondo: tra i due modi di valutazione vi è forse una contrapposizione, difficilmente appianabile, di natura epistemica. Siamo consapevoli di come gli esiti della valutazione possano agire positivamente, per quel che riguarda i finanziamenti della ricerca e le nuove politiche culturali del mondo accademico. Che la si condivida o meno, la VQR è oggi il cuore del sistema universitario con capacità di intervento in svariati campi della didattica e della ricerca (produzione dipartimentale, dottorati, valutazione riviste, ripartizione delle risorse). Tuttavia, come è stato più volte evidenziato, certi metodi della valutazione possono, al contrario, avere delle ricadute negative. Proprio per siffatta ragione sarà sempre più importante conoscere a fondo le logiche e le modalità delle diverse forme valutative con le loro specifiche prassi.