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CLAUDIA DI MARZO

Medical Malpractice: The Italian Experience

Abstract

Il mutamento della responsabilità del medico, da un suo iniziale inquadramento in ambito aquiliano a quello attuale per violazione di un obbligo giuridico che trova la sua fonte in un contratto d'opera professionale ovvero, in mancanza di un rapporto di prestazione, nell'affidamento dal paziente riposto nello status professionale del medico, va ascritto agli interventi della dottrina e della giurisprudenza, che in questo settore della responsabilità civile si sono rivelate massimamente creative. Importanti conseguenze discendono dalla applicazione di un diverso regime di responsabilità, a partire dal mutamento dell'articolazione dell'onere della prova fino all'allungamento del termine prescrizionale dell'azione di risarcimento del danno. L'utilizzo di criteri sempre più severi e rigorosi nell'accertamento della responsabilità del medico, nonché l'aumento della misura dei premi assicurativi per l'intera classe medica, inducono una riflessione sulla conseguente adozione da parte degli esercenti la professione sanitaria di condotte di medicina difensiva, ravvisabili ad esempio nella dilagante formulazione di moduli di consenso informato, i quali, ben lungi dall'adempiere una efficace funzione comunicativa, rappresentano, di fatto, un'ambigua stortura del momento comunicativo, svuotando la dignità del consenso, che da presupposto di liceità del trattamento medico diviene strumento deputato a scopi di tutela legale ed assicurativa.