Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

VITTORIO COCO

Christopher Duggan, the mafia and Fascism

Abstract

Il saggio inizia discutendo alcuni aspetti del primo libro di Christopher Duggan, La mafia durante il fascismo, pubblicato nel 1986. L’argomento principale del libro era la campagna antimafia che il regime fascista aveva affidato al prefetto Cesare Mori nella seconda metà degli anni Venti. I suoi tratti distintivi erano la rigorosa impostazione storica e l’uso di fonti archivistiche. Questi elementi erano in quel momento comuni a pochi altri lavori su questi temi, dal momento che non si era ancora pienamente affermata l’idea che la mafia potesse essere trattata come l’oggetto di una ricerca di storia. Del resto, lo stesso libro nella sua tesi di fondo scontava l’influenza di precedenti letture del fenomeno, che ancora erano largamente condivise nel panorama scientifico, che negavano il carattere di organizzazione strutturata della mafia. Nella fattispecie, Duggan sosteneva che l’accusa di mafia fosse in sostanza uno strumento del fascismo per colpire i propri avversari politici. Nella parte conclusiva del saggio, infine, vengono presentati alcuni degli elementi principali di uno dei nuovi orizzonti di ricerca su mafia e fascismo, gli anni Trenta, periodo in cui avvenne una nuova, e molto meno propagandata, repressione del fenomeno.