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TIZIANA CAMPISI

Development of New Bio-based Materials Derived from Sicilian Agri-Food Industry Waste

  • Autori: Colajanni, Simona; Campisi, Tiziana; Senatore, Alfonso; Bellomo, Marco
  • Anno di pubblicazione: 2023
  • Tipologia: Capitolo o Saggio
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/586530

Abstract

La necessità di soluzioni di materiali da costruzione a base biologica e sostenibili è aumentata drammaticamente nell’ultimo ventennio. Questa ricerca esplora i possibili modi per riutilizzare materiale di scarto a base biologica (come i gusci della frutta secca), derivati dall'industria agroalimentare, per la produzione di nuovi materiali da costruzione sani in linea con i principi dell'economia circolare. L’analisi di alcuni casi di studio precedenti e le attuali ricerche dimostrato la possibilità di riutilizzare i gusci della frutta secca per la realizzazione di nuovi componenti edilizi. Le attuali tendenze mostrano che le resine sintetiche sono sempre più usati come legante per incollare i sottoprodotti dell’economia circolare. Questo però costituisce un impatto negativo sulla circolarità effettiva dell'edificio soprattutto per la salute e il benessere delle persone per quanto riguarda le emissioni di COV. Questo studio dimostra, attraverso specifiche indagini di laboratorio, come il riutilizzo dei gusci della frutta secca accoppiati con leganti naturali possano generare un elevato numero di potenziali applicazioni e la creazione di nuovi prodotti biologici per l'edilizia. I primi risultati mostrano come i rifiuti inutilizzati possono diventare un prezioso "volano" per l'industria mantenendo il valore materiale costante in un ciclo circolare e consentendo il riutilizzo e la riciclabilità del materiale fintanto che possibile. Mentre il banco di prova e il riferimento di questo studio sono il contesto siciliano, il risultato del progetto potrebbe essere facilmente trasferibile in altri paesi con industrie di frutta secca, incoraggiare la creazione di nuovi modelli di business che potrebbe sostituire o integrare quelli attuali, spingendo anche competenze e nuovi ruoli nelle filiere capaci di garantire una maggiore circolarità delle risorse naturali.