Attraversare
- Autori: Cannella, Mirco; Garofalo, Vincenza; Garozzo, Alessia
- Anno di pubblicazione: 2023
- Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/622833
Abstract
Gli studiosi di teoria e storia della rappresentazione si interrogano, da sempre, su ‘i problemi del disegno’; percorrendo strade solo apparentemente già tracciate analizzano diverse categorie di disegno, evidenziando le molteplici sfaccettature implicite nel gesto grafico, alla ricerca di significati comunicativi, rappresentativi, scientifici e simbolici. Il disegno come strumento di indagine trova ampia applicazione, da una parte come risultato dell’osservazione e dello studio della natura, per comprendere e trovare spiegazioni ai fenomeni naturali, dall’altra come strumento di analisi critica: studiare un’architettura o un’opera d’arte attraverso il disegno significa approfondirne la conoscenza utilizzando lo stesso strumento adoperato per la loro ideazione, l’unico efficace per comprenderne il significato. Nel corso degli ultimi decenni le discipline del rilievo e della rappresentazione hanno vissuto un costante processo evolutivo, una mutazione continua e ‘dinamica’ fondata sostanzialmente su approcci metodologici nuovi, che attinge e integra dati e conoscenze provenienti dai più diversi ambiti scientifici. Alla base di questa crescita è sottesa una sfumatura essenziale del concetto di attraversamento, la permeabilità , la capacità cioè di determinate discipline – nel nostro caso il rilevo e la rappresentazione dell’architettura – di recepire e sfruttare le nuove tecnologie facendole proprie e determinando nuove prospettive di ricerca. È, inoltre, in atto un dibattito sul ruolo delle Intelligenze Artificiali nei futuri sviluppi del Disegno e in tutte le manifestazioni della disciplina. Ma quanto si può demandare all’intelligenza artificiale nella conquista di ‘terre non ancora colonizzate’? Le intelligenze artificiali già a disposizione degli utenti permettono, di generare immagini dall’inserimento di un testo, passando dal linguaggio verbale a quello grafico. Ciò permette anche a chi non ha dimestichezza con le tecniche e i linguaggi della ‘rappresentazione’ di elaborare disegni possibili. Resta da capire fino a che punto questi disegni, elaborati per descrivere l’architettura, siano in grado di rispettare correttamente anche metodi e codici della rappresentazione. Verso queste frontiere si dirigerà , con buona probabilità , l’indagine della nostra disciplina nel futuro prossimo.