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OSCAR BELVEDERE

Entrando in città dopo la distruzione: Ermocrate e i proasteia di Himera

Abstract

Prendendo spunto dal testo di Diodoro, che cita i proasteia di Himera, dove Ermocrate si accampò dopo la distruzione della città nel 409 a.C., si prende in esame il “quartiere portuale” al di là del fiume, analizzando le caratteristiche insediative e le funzioni degli edifici, come sono state delineate dagli scavatori alcuni anni fa. Si giunge alla conclusione che il “quartiere” sia interpretabile come un proasteion ateichiston, una vera e propria proiezione dell’abitato fuori le mura, con valenze più complesse di un semplice sobborgo commerciale. Il confronto con i proasteia di Siracusa permette di delineare la complessità delle motivazioni che giustificano la proiezione delle città oltre le mura e anche la polivalenza del termine, che probabilmente serviva a indicare altre forme di proiezione nel territorio, come la presenza di officine ceramiche, case rurali o di santuari periferici.