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MARIO BARBAGALLO

L’IPOTIROIDISMO NELLE PERSONE ANZIANE: IMPORTANZA DI UNA ADEGUATA TERAPIA SOSTITUTIVA ORMONALE

  • Autori: Dominguez Rodriguez, LJ; Di Bella, G; Damiani, P; Belvedere, M; Barbagallo, M
  • Anno di pubblicazione: 2013
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/88434

Abstract

La prevalenza dei disturbi della ghiandola tiroidea aumenta con l’età, soprattutto nelle donne. L’ipofunzione tiroidea conclamata in età avanzata può manifestarsi clinicamente con sintomi e segni simili alle modificazioni che normalmente accompagnano l’invecchiamento o come disturbi di altri organi. Per tale motivo, un alto indice di sospetto è essenziale per rilevare l’ipotiroidismo in anziani con comorbilità multiple, alterazioni nutrizionali e/o polifarmacoterapia. La decisione di iniziare una terapia sostitutiva ormonale nell’ipotiroidismo conclamato non è discutibile. Viceversa, esiste ancora controversia sulla decisione di trattare o non trattare l’ipotiroidismo subclinico; le raccomandazioni attuali indicano la necessità di considerare il trattamento su una base individuale, con particolare attenzione all’eventuale beneficio sulla qualità della vita che la persona anziana possa ottenere con la terapia, perché ancora mancano trials randomizzati e controllati che dimostrino la necessità della terapia in tutti i pazienti con ipotiroidismo subclinico. Ancora oggi la terapia consigliata nell’ipotiroidismo è la monoterapia con levotiroxina sodica per via orale. Tuttavia, circa un terzo dei pazienti in tale terapia è sotto- o sovra-trattato, con conseguente aumento del rischio di aritmie cardiache, fratture osteoporotiche e/o eventi coronarici ischemici. Le ragioni più frequenti di una non soddisfacente sostituzione ormonale includono la mancata aderenza alla terapia e l’alterato assorbimento del principio attivo dovuto a patologie gastrointestinali e all’uso concomitanti di altri farmaci, condizioni particolarmente frequente nelle persone anziane. Inoltre, i pazienti con postumi di ictus cerebrali e disfagia di altra origine possono avere difficoltà nel deglutire le compresse. Pertanto, la disponibilità della formulazione di levotiroxina sodica in soluzione orale rappresenta una utile opportunità per la corretta terapia dell’ipotiroidismo nella persona anziana.