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IGNAZIA MARIA BARTHOLINI

Percorsi della devianza e della diversità. Dall'"uomo atavico" al "senza permesso di soggiorno"

Abstract

Il volume, oltre a tracciare l’evoluzione dei concetti riconducibili all’ampia fenomenologia delle condotte devianti, ne rintraccia ed evidenzia i processi culturali e sociali che vi fanno da sfondo. Costituendosi come un articolata ed approfondita riflessione sulle teorie dell'agire sociale e sui i modi con cui si determinano le relazioni, il volume si sofferma sulle strategie argomentative e i processi interpretativi con cui i “devianti” – gli stranieri, i “senza fissa dimora”, i “diversi”, i “disoccupati” – costituendo proiettivamente una minaccia all’ordine sociale, sono stati nel tempo individuati, etichettati ed emarginati dalle istituzioni. Ogni capitolo è correlato, oltre che da una parte introduttiva in cui viene descritto il contesto storico-culturale in cui le teorie si sviluppano (a), da un rigorosissimo ritaglio concettuale delle fonti bibliografiche, in molti casi evidenziate da vere e proprie cornici “cornici” (b), da uno più percorsi testuali riferentesi alle opere principali degli studiosi trattati (c), e da una sezione concernente i risvolti e gli sviluppi attuali delle stesse teorie prese in esame (d) attraverso un riesame della letteratura contemporanea. L’utilizzo rigorosissimo delle fonti e dei testi di analisi critica, che danno contezza dei vari approcci sociologici, si affianca e si arricchisce mediante l’apporto di teorici “eterodossi”, che forniscono al volume un taglio argomentativo originalissimo consentendo al lettore di interrelare i temi sociologici con i contributi pluridisciplinari della filosofia, dell’antropologia, della psicologia. Ogni capitolo presenta poi la lettura argomentata di uno dei studiosi più rappresentativi della corrente presa in esame, al fine di condurre il lettore all’interno dell’articolazione argomentativa dell’autore e di apprezzarne i nessi logico-causali. Sono quindi analizzati diacronicamente i “somatotipi” della devianza – dall’uomo delinquente di Lombroso, allo psicopatico, al mesomorfo, fino alle tipologie basate sui tratti della personalità o sugli sviluppi inadeguati del sé e dell’identità personale. Le tipologie dell'agire sociale e le teorie ad esse connesse vengono proposte anche attraverso l'analisi di alcuni case-study della sociologia contemporanea – dalle madri e le figlie assassine, ai senza fissa dimora, i richiedenti asilo, gli omosessuali, i giovani nelle loro performance violente (bulli, tifosi oltranzisti etc.), – consentendo al lettore di riprodurre autonomamente un ponte fra le teorie e le azioni/comportamenti dell'individuo di questo inizio millennio,