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GIOVANNI BRONZETTI

Il report del capitale intellettuale nel settore non profit: esperienze a confronto

  • Autori: Marchi L. Marasca S.; VELTRI, Stefania; BRONZETTI G; SICOLI G.
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Tipologia: Capitolo o Saggio
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/513071

Abstract

Il contributo si interroga sulla possibilità, da parte degli stakeholder di un’organizzazione, di capire il processo di creazione del valore dalla lettura del suo report del CI. La research question (RQ) al centro del paper è pertanto la seguente :RQ I modelli evoluti di report del CI riescono ad evidenziare il ruolo giocato dagli intangibili nel processo di creazione del valore aziendale?L’approccio metodologico seguito nel paper per rispondere alla RQ è quello di un confronto sistematico tra due report del CI di due differenti organizzazioni, uno appartenente ai modelli pionieristici di rendicontazione del CI, l’altro ai modelli evoluti, dal momento che, nella realtà, modelli pionieristici di rendicontazione del CI coesistono con modelli evoluti. Le due organizzazioni sono state selezionate nell’ambito del settore non profit, ed in particolare del settore sanitario. Tale scelta si giustifica nella considerazione che, allo stato attuale, le (poche) ricerche empiriche sul CI sono solitamente concentrate nell’ambito del settore for profit, per cui focalizzare la ricerca sul settore non profit ci avrebbe consentito di esplorare la tematica del CI in un settore ancora poco analizzato sotto tale profilo [Bronzetti, 2008]. Il settore non profit è stato inoltre selezionato per la sua complessità rispetto al settore for profit, per la sua duplice finalità, sociale ed economica, perché è un settore che ha registrato, negli ultimi decenni, in Italia e all’estero, una forte pressione, di natura politica e competitiva, per l’introduzione di cambiamenti di natura manageriale diretti ad una riorganizzazione dei servizi offerti sotto il profilo di una maggiore efficienza ed efficacia, ed in virtù della considerazione che il CI è un frame work più che valido anche per le organizzazioni del terzo settore, nel quale le risorse più importanti sono intangibili.