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EMILIO BADALAMENTI

Per una check-list delle specie legnose esotiche invasive nei tipi forestali italiani

  • Autori: Campagnaro T., Badalamenti E., La Mantia T., Sitzia T.
  • Anno di pubblicazione: 2019
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/384244

Abstract

Le specie esotiche invasive rappresentano una delle principali minacce globali alla conservazione della biodiversità in diversi tipi di ecosistemi, tra cui quelli forestali, dove possono costituire un rischio per la conservazione di diversi valori sociali, economici e ambientali. Sebbene la maggior parte delle specie forestali invasive si rinvenga in habitat antropizzati o disturbati dalle attività umane, alcune di queste sono in grado di influenzare anche i processi ecosistemici delle foreste semi-naturali. In particolare, è stato osservato che le specie esotiche invasive possono entrare in diverse comunità vegetali lungo le successioni secondarie la cui vegetazione potenziale è forestale. Le successioni subiscono così processi di regresso, interruzione, o rallentamento. Le specie esotiche invasive ad ampia amplitudine ecologica possono colonizzare un ampio range di stadi della successione, modificandone struttura e funzioni; e minacciando diversi tipi di habitat forestali d’interesse comunitario. Il loro impatto dipende da molteplici fattori biotici e abiotici, potendo variare nel tempo e nello spazio. Sulla base della più recente letteratura tecnica e scientifica, è presentato un esempio per predisporre un elenco aggiornato delle specie legnose esotiche invasive maggiormente pericolose per la conservazione degli habitat forestali in Italia. Sono stati considerati i taxa il cui impatto negativo è stato accertato in più contesti territoriali, considerando anche l’eventualità che la loro diffusione e l’intensità degli impatti negativi aumentino nel futuro. La maggior parte delle specie mostra preferenze altitudinali, interessando soltanto alcuni tipi forestali. L’esperienza condotta dimostra come la tipologia forestale possa supportare la valutazione delle priorità di prevenzione e controllo nella gestitone delle foreste di maggiore interesse scientifico e naturalistico.