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SERGIO AIOSA

Per una lettura socio-economica dei contesti abitativi: L’insula I del Quartiere ellenistico-romano di Agrigento. La domus I A – I B

Abstract

In linea con le ultime ricerche organizzate dal Parco Archeologico Regionale Valle dei Templi di Agrigento, il cui scopo è la conoscenza dell'antica città di Akragas/Agrigentum come sistema integrato e unitario, si è dedicata nuova attenzione alle forme dell'abitare, in particolare nell'area del cosiddetto "Quartiere ellenistico-romano". Quest'area fu scavata negli anni '50 e '60 del secolo scorso, ma è con la pubblicazione di E. De Miro, avvenuta solo nel 2009, che è stato possibile conoscere i risultati delle indagini. In questo contributo ci si vuole concentrare sull'isolato I del Quartiere, contraddistinto da due grandi abitazioni (I A/B e I E/F) che dominano l'area pubblica dell'agorà. La Casa I A/B è il risultato dell'unione di due unità abitative indipendenti, con lo scopo di conferire all'abitazione, fra le più grandi del Quartiere, dimensioni eccezionali e di dotarla di allestimenti di lusso, secondo il modello delle più famose a doppio atrio e peristilio di Pompei. Proprio per il suo seguire i modelli italici anche nella trasformazione degli ambienti di rappresentanza, la cui originaria configurazione era tipica delle case ellenistiche a peristilio, riteniamo lecito ipotizzare che il proprietario fosse di origine italica; forse uno dei tanti negotiatores attestati dalle fonti, che raggiunse la Sicilia per curare i suoi affari, probabilmente connessi al commercio dello zolfo, piuttosto che ritenere che si trattasse di un membro della élite locale che avesse adottato la maniera di abitare dei conquistatori romani fino al punto da trasformare la pianta della sua abitazione.