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Ai proff. Domenico Romano e Costantino Caldo saranno intitolate le due aule dell'edificio 16

25-lug-2015

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Sabato 25 luglio 2015, alle ore 10, la Scuola di Scienze Umane e del patrimonio culturale e il Consiglio di coordinamento dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione, alla presenza del Magnifico rettore prof. Roberto Lagalla, del presidente della Scuola, prof. Girolamo Cusimano, del coordinatore del consiglio di corsi di laurea, prof. Gioacchino Lavanco, scopriranno le targhe che intitolano due delle nuove aule in viale delle Scienze recentemente assegnate alla scuola ed ai corsi di laurea di ambito educativo, a prestigiosi docenti che hanno insegnato nelle facoltà umanistiche dell'Ateneo palermitano. Gli interventi introduttivi saranno tenuti dai professori Elisa Romano, Girolamo Cusimano, Giusto Picone.
“Un elogio della memoria, ma anche uno stimolo affinché anche altri corsi di studio procedano in tal senso – ha sottolineato il prof. Lavanco -. Permettere ai nostri giovani studenti di conoscere  il valore di studiosi e docenti che hanno lavorato per decenni nel nostro Ateneo permettendo lo sviluppo dell'Università di Palermo: esempi non solo di valore scientifico ma anche di impegno didattico e di dedizione agli studenti”.
Domenico Romano si laureò nel 1944 presso la Facoltà di Lettere e filosofia di Palermo, dove ha poi svolto la sua attività didattica fin dal 1945, prima come assistente, poi come titolare della Cattedra di Letteratura latina. Professore ordinario fino all’anno accademico 1996-97, ha continuato a tenere cicli di lezioni e seminari fino al 2004. Dal 1986 al 1997 è stato Direttore dell’Istituto di Filologia latina della Facoltà di Lettere.
Costantino Caldo, ordinario di Geografia nelle Università di Palermo e Torino, ha rappresentato le istanze epistemologiche più vitali nella storia recente del pensiero geografico. Sensibile all’interdisciplinarietà, ha giocato un ruolo di punta nella svolta culturale della Geografia. Sempre attento e impegnato nelle problematiche sociali ha lasciato un’ampia produzione di scritti scientifici, ancora oggi apprezzati dai colleghi nell’attività di ricerca e di docenza.