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UniPa e Palermo Classica, XV edizione da record: 15 mila spettatori e il debutto del coro UniSonus

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Sono stati 45 i concerti, 60 gli artisti provenienti da tutto il mondo e oltre 15 mila le presenze complessive: la XV edizione del Festival Internazionale Palermo Classica si è chiusa con un bilancio da record per l'Università degli Studi di Palermo.

Tra il pubblico, più di 2 mila prenotazioni si sono registrate tra studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario a conferma di un legame sempre più forte tra l'Ateneo e la manifestazione.

In quindici anni il Festival, da semplice intuizione culturale, si è affermato come punto di riferimento musicale per Palermo e per l’intero panorama nazionale. Un traguardo reso possibile anche dalla partnership con UniPa che, nel solco della Terza Missione, ha fatto del Festival uno strumento di apertura alla città, di dialogo con la società e di diffusione della cultura, trasformandolo in un vero e proprio patto condiviso con la comunità.

«Palermo Classica - ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri - è oggi una parte integrante della vita della nostra Università e della nostra città. I numeri di questa edizione dimostrano la forza di un progetto che unisce giovani, artisti e istituzioni intorno a un linguaggio universale come la musica».

Il cartellone ha attraversato generi e linguaggi differenti: dalla musica sinfonica, con un’orchestra di 60 elementi protagonista di performance di altissimo profilo, alla musica cameristica e ai recital pianistici con solisti internazionali. Accanto a loro, il jazz della Fondazione The Brass Group, con 12 concerti che hanno portato dentro il Festival il respiro della tradizione. Spazio anche alla musica pop e alle grandi colonne sonore di Movie Magic in Concert (due serate sold out), fino all’opera lirica con Le Nozze di Figaro (accolta anch’essa da due serate sold out).

Un capitolo speciale è stato scritto dal debutto del nuovo coro dell’Università degli Studi di Palermo UniSonus Palermo, che ha segnato un momento musicale e simbolico di grande valore, rafforzando ulteriormente il dialogo tra Ateneo e città.

«Il debutto del coro UniSonus – ha detto il rettore Midiri - è un segno concreto di come l’Ateneo voglia fare della cultura e dell’arte un terreno di formazione, crescita e dialogo con il territorio».

Anche gli spazi hanno raccontato una storia nuova: oltre al Complesso Monumentale dello Steri, cuore del Festival, per la prima volta la musica ha risuonato nel giardino dell’Orto Botanico, con 11 appuntamenti che hanno intrecciato natura e arte in un contesto suggestivo e partecipato.

Il percorso dell’Università con Palermo Classica prosegue con la Winter Season, in programma dal 7 dicembre nella prestigiosa Sala delle Verifiche dello Steri: venti appuntamenti dedicati alla musica cameristica che accompagneranno il pubblico fino al 5 aprile 2026.


Di seguito alcune foto scattate dal fotografo Mario Scaduto