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Un successo oltre le attese: 176 iscritti al semestre filtro per il nuovo Corso di Laurea in Medicina Veterinaria dell’Università di Palermo

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È stato accolto con entusiasmo l’avvio del nuovo Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria (classe LM-42) dell’Università degli Studi di Palermo che ha già registrato, nel semestre filtro, 176 iscritti, a fronte dei 50 posti effettivi che saranno attivati a partire dal secondo semestre. Un dato che conferma il crescente interesse verso un percorso formativo strategico per il territorio e per l’intero bacino del Mediterraneo.

Il Corso, incardinato presso il Dipartimento SAAF (Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali), rappresenta una sintesi virtuosa tra la solida tradizione della medicina veterinaria e l’innovazione nel settore della zootecnia - terrestre e acquatica - oltre al focus più ampio su benessere animale, salute pubblica e sicurezza alimentare.

Di recente, il Corso ha concluso positivamente e in via definitiva l’iter di accreditamento da parte dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), attestando la piena conformità agli standard richiesti per la qualità dell’offerta formativa, della didattica, delle infrastrutture e della progettazione scientifica.

Fulcro del progetto formativo è l’approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra la salute animale, quella umana e quella ambientale, seguendo le linee guida europee della European Association of Establishments for Veterinary Education (EAEVE). Un paradigma moderno che trova nel nuovo Corso un’applicazione concreta, sostenuta da una solida base scientifica, infrastrutture all’avanguardia e una forte vocazione all’internazionalizzazione.

In un contesto globale segnato dall’aumento delle malattie zoonotiche e da nuove emergenze sanitarie, la medicina veterinaria assume un ruolo sempre più centrale. Secondo l’ultimo rapporto della WOAH (Organizzazione Mondiale per la Salute Animale), nel 2024 i focolai di influenza aviaria nei mammiferi sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente e quasi la metà delle malattie infettive animali segnalate negli ultimi 18 anni ha potenziale zoonotico, cioè trasmissibili all’uomo. Il mercato globale della salute animale, salito a oltre 62 miliardi di dollari, riflette l’aumento della spesa per gli animali da compagnia e la crescente domanda di competenze professionali in benessere animale, prevenzione, biosicurezza e sostenibilità alimentare.

Il percorso formativo del Corso si sviluppa in modo progressivo: nei primi anni si acquisiscono le basi scientifiche, mentre negli anni successivi si affrontano materie specialistiche legate alla pratica clinica e alla sanità pubblica veterinaria. Fin dall’inizio, gli studenti sono coinvolti in attività pratiche guidate da tutor presso strutture convenzionate; dal terzo anno ha inizio il Tirocinio Pratico Valutativo (TPV), essenziale per lo sviluppo delle competenze professionali necessarie alla futura attività veterinaria. Il Corso fornisce inoltre strumenti per operare nella sorveglianza epidemiologica, nella gestione delle filiere agro-alimentari, nella prevenzione delle zoonosi e nel supporto alla sostenibilità ambientale in un’ottica integrata tra salute animale, salute umana e tutela degli ecosistemi.

Un elemento distintivo è la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, che garantirà l’accesso a competenze specialistiche e a laboratori di eccellenza per la diagnostica, la prevenzione e il controllo delle malattie animali, contribuendo alla qualità della formazione e al radicamento territoriale.

In linea con la missione dell’Ateneo palermitano, il Corso si propone anche come punto di riferimento per i Paesi del Nord Africa, rafforzando il ruolo di collegamento tra l’area del Mediterraneo, l’Europa e i contesti internazionali. Gli studenti saranno preparati ad affrontare ambiti complessi, gestire le risorse animali in modo sostenibile e contribuire alla tutela della biodiversità.

«L’attivazione del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria è una scommessa vinta – dichiara il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midirinon solo per l’ampia adesione che ha raccolto, ma per la capacità di guardare al futuro con visione strategica. Uniamo saperi consolidati e ricerca d’avanguardia, valorizzando le vocazioni del nostro territorio e aprendoci al dialogo scientifico e formativo con il bacino del Mediterraneo. Il progetto si è potuto realizzare grazie all’impegno dell’Università di Palermo e al sostegno determinante della Presidenza della Regione Siciliana, che ha creduto nella strategicità del percorso e nel suo impatto sullo sviluppo regionale. Adesso siamo pronti a partire: le prime lezioni si terranno già nel mese di ottobre con entusiasmo, competenza e con l’obiettivo di formare professionisti all’altezza delle sfide globali e di creare nuove opportunità occupazionali per i giovani del nostro territorio».