Con l'avvicinarsi delle chiusure dell'anno 2020, vi ricordiamo che tutti i compensi, missioni e/o incarichi, inseriti ma non pagati nel 2020, devono assolutamente essere cancellati e reinseriti nell'anno in cui realmente verranno pagati.

Come si è sempre sottolineato, perché il sistema calcoli correttamente: sia gli importi di contributi e ritenute, aggiornando i rispettivi montanti, che soprattutto il conguaglio, è necessario che compensi, incarichi e missioni siano inseriti nell'anno in cui entreranno realmente nei redditi del percipiente (anno di pagamento), indipendentemente dall'anno di competenza delle somme stesse.
Per evitare errori è stato inserito un blocco, che impedisce di creare gli ordinativi di pagamento per compensi, missioni ed incarichi in un anno diverso da quello di creazione del documento stesso.

Tale regola non si applica per i compensi/missioni/incarichi esenti e per i compensi/incarichi a professionisti, perché per i professionisti si applica solo la ritenuta d’acconto e non si calcolano né montanti previdenziali o fiscali, né il conguaglio.

I compensi/missioni/incarichi esenti e i compensi/incarichi a professionisti creati nel 2020 e non pagati entro la fine dell’anno, non dovranno essere cancellati. Però dovrete creare tempestivamente da tali documenti le scritture COGE e COAN, che saranno scritture del 2020, mentre l’ordinativo di pagamento verrà creato nel 2021, quando dovrete pagare il percipiente.

Di conseguenza le fatture elettroniche dei professionisti pervenute nel 2020 e non pagate, verranno proposte dal sistema come compensi/incarichi da creare nel 2020. In questo modo: sia per le scritture COGE e COAN, che per i Registri IVA saranno correttamente considerati come documenti del 2020. Si raccomanda la tempestività nella gestione di queste pratiche, che andrebbero liquidate, o almeno generato dalla parcella il documento gestionale compenso o incarico, prima che si chiudano i registri IVA di dicembre 2020 per le fatture commerciali, o INTRA.  Dopo la chiusura dei registri IVA di dicembre, tutte le fatture elettroniche da professionista, pervenute all'ateneo nel 2020, dovranno necessariamente generare dei compensi/incarichi sull'esercizio 2021, sarà quindi necessario modificare opportunamente il campo 'anno' sulla testata della relativa fattura elettronica, da 2020 proposto dal sistema, a 2021.

Ricordiamo inoltre, che sarebbe meglio evitare di pagare compensi (soprattutto se tassati), gli ultimi giorni di dicembre prima della chiusura del vostro cassiere con lettera contabile, per evitare poi problemi: sia di eventuali differenze sul netto rilevato, sia in sede di adempimenti.

Nei casi, che si spera siano veramente limitati, in cui si sia usata comunque la lettera contabile per questi pagamenti, vi invitiamo ad una sistemazione tempestiva in Ugov, inserendo assolutamente entro la fine di dicembre sia il compenso, che gli ordinativi di pagamento/ incasso col loro invio in banca, in modo che il compenso venga validato correttamente a dicembre. E’ inoltre fondamentale coordinarsi per queste casistiche con gli uffici centrali, che si occupano degli adempimenti, che potrebbero anche anticipare la predisposizione degli adempimenti a fine dicembre invece che ad inizio gennaio.

Sistemazioni di queste tipologie di pagamenti fatte a gennaio, o comunque dopo che gli uffici abbiano fatto gli adempimenti di dicembre, porteranno sicuramente a non considerare tali compensi negli adempimenti di dicembre 2020. Invitiamo quindi gli Atenei a scoraggiare l’uso di questo strumento di pagamento e a vigilare su eventuali casi che si dovessero verificare.

Consigliamo di fare delle verifiche nei giorni precedenti alla chiusura della banca ed in quelli immediatamente successivi e soprattutto ad inizio gennaio, che non ci siano compensi/missioni/incarichi del 2020 con ordinativo emesso e non riscontrati, oppure con ordinativo inserito nel 2021.

A tale scopo, abbiamo messo a disposizione dei report di supporto in Area Amministrativa – Documenti Gestionali – Procedure – Stampa supporto adempimenti.

Si ricorda infine che né in Ugov, né in CSA viene gestito, per determinare i redditi di un anno fiscale, il principio di cassa allargata (che include nei redditi di un anno anche i compensi liquidati entro il 12 gennaio dell’anno successivo che si riferiscano a tale anno). Ne consegue, che tutti i compensi inseriti nel 2021, anche se validati entro il 12 gennaio 2021, entreranno a far parte dei redditi 2021 del percipiente.