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TERRITORIO/Università e Policlinico partecipano al piano anti-randagismo

14-apr-2009

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L’Università di Palermo e il Policlinico partecipano al piano anti-randagismo promosso dalla Ausl e dal Comune. Le due amministrazioni hanno deliberato di destinare cinquemila euro ciascuno all’anno, da qui al 2016, al programma che prevede l’apposizione di un microchip di riconoscimento, l’isolamento e la cura dei cani aggressivi e malati. Il problema del randagismo a Palermo ha toccato anche il campus di viale delle Scienze e l’ospedale universitario, dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di aggressione. “L’Università – dice il rettore Roberto Lagalla – vuole garantire al massimo la sicurezza a la piacevolezza del campus che ogni giorno è frequentato da migliaia di studenti, docenti, personale amministrativo, ma viale delle Scienze e il Policlinico sono parte del territorio cittadino, e qualsiasi provvedimento sui cani è di esclusiva pertinenza del Comune. Non possiamo fare altro che supportare il piano di contenimento del problema che dovrebbe portare alla sterilizzazione di 2000 cani all’anno, e invitare tutti coloro che frequentano il Policlinico e i luoghi dell’Ateneo a non nutrire i randagi”.
Ma il supporto dell’Università alle autorità competenti nella lotta al randagismo si concretizza anche in un progetto, in via di elaborazione, che punta a realizzare all’interno di Parco d’Orlèans un parco di accoglienza per i randagi che si trovano nella zona dell’Università. La struttura recintata sarebbe gestita dal Canile municipale in collaborazione con volontari.