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Solidarietà ed impegno per la libertà dell’educazione e della formazione

3-giu-2019

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L'Università degli Studi di Palermo esprime solidarietà alla prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria e riafferma la libertà dell’educazione e della formazione.

"Gli eventi che hanno coinvolto la professoressa Rosa Maria Dell’Aria dell’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo, sanzionata con una sospensione di quindici giorni dal provveditorato, per aver svolto il suo ruolo di insegnante e non aver limitato la libertà di espressione dei propri studenti, che avevano operato, un accostamento tra il decreto sicurezza del Governo italiano e le leggi razziali, durante la celebrazione del Giorno della Memoria, ci chiama alla solidarietà ma soprattutto ci interroga sul ruolo stesso della formazione e dell’educazione.

Solidarietà, certo, per una docente accusata ingiustamente di non essere intervenuta immediatamente per “redarguire” l’alunno per l’accostamento ritenuto inopportuno, accusa che non ha nulla a che vedere con il diritto-dovere di qualsiasi docente di procedere liberamente nella scelta dei percorsi di apprendimento, ma anche di accogliere le proposte degli studenti, senza intenti manipolativi o strumentalizzanti, accompagnandone i processi di riflessione, di critica e di autocritica, non certo “sanzionando” scelte ed accostamenti.

Solidarietà che è anche inquietudine per interventi di controllo e di “repressione culturale” che giungono da uffici che dovrebbero, al contrario, garantire proprio quella libertà dell’insegnamento ed essere impegnanti nel ridurre lo stato di difficoltà e di crisi di diverse realtà scolastiche palermitane.

Ma ci interroga, in quanto professori e in quanto Università, sul ruolo stesso della formazione e dell’educazione. Obiettivo del nostro lavoro è e resta la costruzione di saperi e di coscienze, uno spazio in cui i contenuti della formazione si incontrano e fondono con quelli dei processi educativi. Insegnare è stimolare accostamenti, spingere alla creatività, far sentire liberi gli studenti di esprimere opinioni e pensieri. Su essi costruire riflessioni, revisioni, autocritiche, documentazione. Se venisse meno questo compito verrebbe meno il ruolo stesso della formazione e dell’educazione.

Per questo non possiamo sottacere quanto accaduto alla professoressa Dell’Aria, perché la sanzione che l’ha colpita, riguarda ognuno di noi. Ogni docente, soprattutto dentro l’Università, è destinatario di tale sanzione: siamo sanzionati perché continuiamo ad offrire conoscenze e riflessioni, continuiamo a chiedere e stimolare riflessioni.

Questo è il compito della formazione e questo compito non può essere sanzionato, se non mettendo in discussione la libertà di tutti e il senso stesso dell’educare, per questo chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento che ha colpito la professoressa Dell’Aria."

 

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