Screening gratuito per il diabete di tipo 2 e le malattie cardiometaboliche
In Italia si stima che oltre 5,5 milioni di persone siano affette da diabete mellito di tipo 2, ma circa 1,5 milioni non ne siano consapevoli. Un dato che evidenzia come questa patologia rappresenti una vera emergenza di sanità pubblica, con un impatto crescente sia sulla salute dei cittadini sia sui costi del Servizio sanitario nazionale, anche in considerazione dello stretto legame con le malattie cardiometaboliche che ne amplificano le conseguenze cliniche e sociali.
Per favorire la diagnosi precoce e promuovere la prevenzione, l’Università degli Studi di Palermo ha lanciato una campagna di screening rivolta ai circa 1.500 dipendenti del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario (TAB) dell’Ateneo.
Il progetto è stato presentato questa mattina, lunedì 17 novembre, nella Sala delle Carpiate del Complesso Monumentale dello Steri. Erano presenti il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri; la direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone”, Maria Grazia Furnari; il professore ordinario di Endocrinologia di UniPa e responsabile del Programma Complesso di Diabete e Prevenzione Cardiometabolica del Policlinico, Manfredi Rizzo e il direttore generale di UniPa, Antonio Sorce.
“Prevenire – ha sottolineato il rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – significa assumersi una responsabilità collettiva e investire nel futuro della comunità accademica. La prevenzione è il primo passo per costruire un Ateneo sano e consapevole. Questa iniziativa, pur rivolta esclusivamente al personale TAB del nostro Ateneo, rappresenta un modello di prevenzione replicabile in altri contesti istituzionali e lavorativi, favorendo la diagnosi precoce e la riduzione del rischio cardiometabolico nella popolazione adulta”.
«Il diabete – ha spiegato la direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone”, Maria Grazia Furnari - è una condizione che spesso rimane silente per anni, ma la diagnosi precoce può fare una differenza enorme. Il Policlinico metterà a disposizione le proprie strutture, i professionisti specializzati e le procedure più avanzate per garantire uno screening accurato, rapido e sicuro. L’obiettivo non è semplicemente “fare dei test”, ma costruire un vero ponte tra prevenzione, diagnosi e presa in carico, in un’ottica di salute. Questo progetto è la sintesi perfetta che rappresenta la peculiarità della nostra Azienda ospedaliera universitaria: assistenza ricerca e formazione alla quale si aggiunge l’orientamento della mission al benessere dei lavoratori».
La campagna promossa dall’Università di Palermo mira a individuare precocemente i soggetti a rischio attraverso la compilazione di un questionario digitale e l’esecuzione di controlli clinici specialistici negli ambulatori del Policlinico. L’iniziativa consente di valutare lo stato cardiometabolico dei partecipanti e di proporre interventi personalizzati, sia di tipo clinico sia nutrizionale. Il progetto, di natura osservazionale e non interventistica, si basa sulla partecipazione volontaria e sul consenso informato dei dipendenti.
«Il diabete di tipo 2 e le malattie cardiometaboliche - ha spiegato Manfredi Rizzo, professore ordinario di Endocrinologia di UniPa e responsabile del Programma Complesso di Diabete e Prevenzione Cardiometabolica del Policlinico - spesso avanzano senza dare segnali evidenti e molte persone scoprono di esserne affette quando sono già presenti complicanze. Con questo progetto vogliamo individuare i fattori di rischio in modo semplice e tempestivo. Allo stesso tempo, la raccolta dei dati ci permetterà di capire meglio come queste patologie si sviluppano e quali indicatori possono aiutarci a riconoscerle in anticipo. La ricerca scientifica ci offre strumenti preziosi: usarli per la prevenzione significa proteggere la salute oggi e migliorare le cure di domani».
Attraverso valutazioni mirate, l’iniziativa intende riconoscere i principali fattori di rischio modificabili, promuovendo al contempo una cultura della prevenzione e del benessere all’interno della comunità universitaria.
Tra le prestazioni diagnostiche previste vi sono anche esami aggiuntivi, come l’ecocolordoppler TSA, utili a rilevare precocemente eventuali alterazioni vascolari.
«Il benessere del personale – ha dichiarato Antonio Sorce, direttore generale di UniPa - rappresenta una priorità strategica per il nostro Ateneo. Questo progetto non solo offre un servizio prezioso ai dipendenti, ma promuove anche una cultura della cura di sé e della prevenzione all’interno dell’ambiente di lavoro. È un’iniziativa che coniuga responsabilità istituzionale e attenzione verso la comunità che quotidianamente contribuisce alla vita dell’Università».
Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta una delle principali sfide sanitarie globali. La malattia è caratterizzata da una lunga fase asintomatica, che spesso porta alla diagnosi tardiva solo dopo la comparsa di complicanze cardiovascolari e metaboliche. È strettamente legata a fattori di rischio modificabili, come sovrappeso, sedentarietà, ipertensione e dislipidemia.
Diversamente, nel diabete di tipo 1 il sistema immunitario distrugge le cellule pancreatiche produttrici di insulina, con conseguente assenza totale di produzione insulinica; questa forma insorge di solito in età giovanile - anche se oggi sempre più casi si verificano nella fascia più avanzata di età - e richiede terapia insulinica per tutta la vita.
