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SORVEGLIANZA DELLA TUBERCOLOSI

19-ott-2016

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Laboratorio di Riferimento Regionale per la Sorveglianza ed il Controllo della Tubercolosi

REFERENTE SCIENTIFICO: Prof. Alessandra Casuccio

 

091.6553613 alessandra.casuccio@unipa.it
091.6553647 Via del Vespro, 133 - 90127 Palermo
       


 

 


OBIETTIVI


La tubercolosi (TB) rimane una malattia endemica in Italia ed in Sicilia. I tassi di notifica in Sicilia sono andati progressivamente aumentando negli ultimi anni, pur collocando stabilmente la nostra regione tra le aree a bassa endemia. L’aumento recente del numero di casi di TB è ascrivibile al crescente numero di casi in pazienti nati all’estero e provenienti da Paesi ad endemia elevata.

 

Data la complessità della storia naturale dell’infezione e della malattia tubercolare, è necessario ricorrere alla tipizzazione molecolare al fine di mettere in evidenza eventuali cluster epidemici. L’emergenza e la potenziale diffusione di ceppi MDR e XDR necessitano di un monitoraggio costante della sensibilità ai farmaci. L’evoluzione dell’epidemiologia della TB, in associazione ai cambiamenti demografici e socio economici, rende particolarmente pressante l’esigenza di un sistema di sorveglianza efficiente e moderno.

 
Il Laboratorio di Riferimento Regionale per la Sorveglianza ed il Controllo della Tubercolosi ha il compito di:


tipizzare con metodi molecolari i ceppi di Mycobacterium tuberculosis complex (MTB);

eseguire i test di sensibilità ai farmaci di prima e seconda linea con metodi fenotipici e molecolari.

 

 

NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA

 
La TB è soggetta a notifica obbligatoria e rientra tra le malattie di classe III.

 

I casi di TB sono soggetti a notifica obbligatoria secondo quanto indicato nel D.M. 15 dicembre 1990, con scheda di sorveglianza aggiornata nel 1999, in occasione dell’emanazione di linee guida per il controllo della tubercolosi.

 
 

Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990

Nota del Ministero della Sanità 27 marzo 1995, n°400/34.1/2022

Decreto Ministeriale 29 luglio 1998 (G.U. n°200, 28 agosto 1998)

Linee guida per il controllo della malattia tubercolare (G.U. n°40, 18 febbraio 1999)


 

DEFINIZIONE DI CASO DI TUBERCOLOSI A FINI DI SORVEGLIANZA*

 

Caso possibile: soddisfa soltanto criteri clinici.

Caso probabile: definito da criteri clinici più rilevazione di bacilli acido-alcool resistenti all’esame microscopico o di DNA di MTB o presenza di granulomi.

Caso confermato: coltura positiva ovvero esame microscopico positivo più test di amplificazione genica positivo per MTB.

Tubercolosi polmonare: si riferisce a un caso di TB in cui è coinvolto il parenchima polmonare o l’albero tracheobronchiale.

Tubercolosi extrapolmonare: si riferisce a un caso di TB in cui sono coinvolti altri organi/sedi (es. pleura,   linfonodi, addome, tratto genito-urinario, ossa e   articolazioni o meningi).

 

* European Union Commission 2008/426/EC: Commission Decision of 28 April 2008.


 

CAMPIONE BIOLOGICO DI RIFERIMENTO

 

Coltura di MTB in terreno solido (Löwenstein-Jensen) o liquido (MGIT, 7H9).

E’ possibile, previo accordo con il Laboratorio di riferimento, l’invio di campioni biologici su cui effettuare test molecolari rapidi per la diagnosi di tubercolosi e resistenza alla rifampicina (tecnologia GenExpert®, Cepheid).

 
I ceppi di MTB vanno trasportati/inviati nel rispetto delle norme di biosicurezza.